Matteo Rivolta non aveva dimenticato, nella mattinata acquatica di Riccione, di ringraziare il suo allenatore, Gianni Leoni. Uno che, a detta propria “Non mi sento un grade allenatore di delfinisti, diciamo che ho preso il materiale umano che già c’era”. Rivolta ha confessato che quello col nuoto non è stato un amore a prima vista, ma è stato (fortunatamente) ben indirizzato da una famiglia di nuotatori, come ricorda il coach “Non solo il fratello, ma anche diversi suoi cugini erano nuotatori. In quello, diciamo che ha preso più dalla parte materna della famiglia, visto che la zia è la sorella della madre”. Rivedremo sicuramente Matteo al Settecolli, ma “Solo di passaggio. L’anno scorso il ragazzo non era sicuro di andare alle Olimpiadi, ma stavolta, con la sua presenza certa a Barcellona, la preparazione sarà interamente finalizzata ai Mondiali”.
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