Un’operazione conGiunta

Il punto acquatico - L'editoriale del direttore Christian Zicche

Il commento del direttore:  Tutto finito tra Federica Pellegrini e Filippo Magnini. Con allenatori dal futuro incerto..

Copyright foto: swimbiz

 Mattinata di ieri, dichiarazione congiunta dei Pellemagno:“è finita”. Punto e via con lo tsunami mediatico. Più di una telenovela, anzi una maxi telenovela acquatica dai contorni infiniti. Sì perché dal bordo vasca e da radio corsia si è passati al meglio di un Beautiful dai grandi ascolti. Non ce ne voglia l’ex Luca Marin ma rispetto alla sua “storia” con Fede, il fenomeno Pellemagno ha conquistato copertine da primato, per il numero di inchiostro e fotografie a corollario. Fino a ieri, quando anche il Tg1 ha dato la notizia nel telegiornale di prima serata. Ora come spesso accade si sprecano i commenti, e qualcuno azzarda addirittura al marketing d’amore. Pare impossibile dare una tal connotazione a una storia d’amore( e di gossip) che solo i protagonisti conoscono nella profondità di un evidente sentimento. Ora sono chiacchere , ma è qui il punto. La Divina fa notizia,non scopriamo l’acqua calda, sempre e comunque: dal risultato agonistico al tourbillon amoroso. E come tra guelfi e ghibellini, il pubblico si divide tra i non se ne può più( tanti,ma che intanto commentano) e la casalinga di Voghera che se non conosce lo stile( libero) almeno parla delle triangolazioni amorose della nuotatrice più famosa d’Italia sotto il casco del parrucchiere. Insomma tutto fa brodo, anche perché poi sempre di nuoto si dovrà parlare , e dei suoi protagonisti in un’estate dal Mondiale bollente. Ritornerà Lucas, il gallico allenatore che di suo le telenovelas le aveva vissute all’epoca di Laure Manaudou, che allenava, e Marin, e si gongola di tanto effetto sponda, perché in un modo o nell’altro il suo nome è sempre in primo piano. E ripartirà Matteo Giunta il coach-preparatore-bello-ma-possibile che di Magnini è cugino, e che nel dopo Londra era arrivato in soccorso allenante alla coppia. Proprio lui, obtorto collo nel tritacarne mediatico, la prima volta della prouderie tra allenatore e atleta, sempre smentita dai due , ma sempre prouderie rimane. A proposito, forse è veggente Raoul Bova regista e protagonista di Come un delfino- o ha avuto una soffiata?- ma nel girare il suo film la storia del legame tra allenatore( nel caso più ageè e meno fico) e allieva è forse più reale di una fiction. Ora Giunta tornerà a casa un po’ più protagonista di come era partito, ma che ne sarà di SuperPippo? Allenarsi fianco a fianco la ex che si prepara a dire la sua nel dorso ( il vero risultato che ci interessa d’altronde) è forse un esercizio alla lunga troppo duro, e c’è da capirlo. Ma anche lui va allenato , pedina fondamentale della staffetta azzurra, in una necessaria serenità. Congiuntamente a Giunta? Forse, se le prouderie non troveranno conferma come alcune fonti francesi di Swimbiz insistono…
 
zicche@swimbiz.it

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