Vulpis “Vedere lo Stadio del nuoto così fa male”

Copyright foto: andrea piroddi-swimbiz

Vedere lo stadio del nuoto del Mondiale di Roma2009 pieno di acqua e fango fa male. In primis, perché, è bene ricordarlo, fa parte del complesso del FORO ITALICO (quindi Coni servizi Spa e non solo), dove ci sono monumenti (come lo stesso stadio dei Marmi) prima ancora che impianti, ma al di là dell'aspetto "storico", c'è da chiedersi, ma, soprattutto, da chiedere ai responsabili della struttura perché sia accaduta una cosa del genere. In questo paese manca progettualità e talvolta anche quel minimo "buon senso" che fa sì che le cose non accadano, perché prima c'è qualcuno a tavolino che ragiona sulla cosiddetta "prevenzione". Già li sento alcuni addetti ai lavori che mi risponderanno: "Ma se ci sono state precipitazioni per 130 ml in una notte è colpa di chi? Mica si puo' prevedere tutto?. A questi "amici" mi permetto di rispondere: i terremoti non si possono prevedere, ma le precipitazioni di acqua sì, magari tenendosi in contatto con la Protezione civile e cercando di prevedere per tempo i giusti accorgimenti per evitare queste figuracce, proprio sull'impiantistica sportiva italiana, che è diventata, giorno dopo giorno, un po' per usura, un po' per mancata consapevolezza del ruolo svolto da alcuni dirigenti, un vero e proprio colabrodo "infrastrutturale". L'impianistica sportiva tricolore, è brutto dirlo, è ai suoi minimi termini e mi chiedo come mai dirigenti sportivi (anche di alto profilo) o politici (di altrettanto livello) si vogliano lanciare in progetti olimpici a cinque cerchi, quando in questa città (parlo di Roma Capitale) anche uscire di casa è diventata una scommessa. Clicca qui per le migliori scommesse sportive  E infatti a Roma Nord siamo chiusi dentro le case, perché le strade sono bloccate da quello stesso fango che ha riempito in maniera orribile la nostra vasca mondiale del 2009. Perchè anche in ambito urbanistico gli scempi che abbiamo ammirato ieri su tutti i portali (incluso il quotidiano Swimbiz.it, che è stato il primo a mostrare la foto della vasca del nuoto piena di fango) li viviamo, purtroppo, sulla nostra pelle ogni giorno. Quindi, va bene progettare l'Olimpiade a Roma, ma non sogniamo ad occhi aperti solo per farlo o, peggio ancora, per uscire mediaticamente sui giornali
 
 
 
Marcel Vulpis 
 

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