Punto Acquatico: I Due secondo Ceccon

Il punto acquatico - L'editoriale del direttore Christian Zicche

 

“Devo reimparare a gareggiare” nun se po' sentì, come dicono al baretto dietro al Tevere. Caro Thomas, prima cosa che bello rivederti in vasca, dopo una prima nei cento da bene ma non benissimo, e arrivano i duecento. “I due bene direi” col fiatone, che al di là della contrazione agli ultimi sofferenti 30 metri dopo lo sparo iniziale, non sono i due esegeti della telecronaca Rai- Mecarozzi e Sacchi- ma qualcosa di più complesso in costruzione. Quanto piacciono i due(cento) al nostro Ceccon , al dì la della olimpiade parigina dove finì come sapete con un rallentamento improvviso? Questo è il vero esercizio di interpretazione e reinterpretazione del due secondo Ceccon: e già al Mondiale di Singapore , che sarà bello scarico e non affaticato come il settecolli causa lavori in corso sul fisico barra nuotata , il campionissimo  farà la prima tappa del futuro per diventare l’extra-Ceccon. Cento e due, dorso. Poi lo stile libero forse , i cento, gara sempre amata e ambita, i cinquantini e poi che ci mettiamo di mezzo? La verità è che il Ceccon primatista mondiale e campione olimpico sembra nascere proprio adesso per la versione ancora più hard. Non scomodiamo Phelps ma gli orizzonti australiani aprono la bibbia dell’acqua. Che dice che quando prendi coscienza  di essere umano e affaticato, e magari arrivare secondo ogni tanto anche tu, è l’inizio del nuovo mondo acquatico. Mettiamola così, ci risentiamo a Singapore  per la buona acqua di Thomas Ceccon e vediamo che succederà…

zicche@swimbiz.it

 

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