Quarant’anni di Fioravanti

Copyright foto: Getty/LaPresse

Primo oro olimpico nella storia del nuoto italiano, chi l’avrebbe detto? Lui di certo no “Quasi non volevo andare a Sidney 2000, mi convinse il Ct Alberto Castagnetti. Non avevo una grande autostima, vedevo la finale come un’impresa” rivelò Domenico Fioravanti l’anno scorso a un evento di orientamento per ex atleti(leggi qui). Ne vinse addirittura due, lasciando di stucco anche gli americani che non credevano possibile una doppietta 100-200 rana, anche questa una prima assoluta. Aveva iniziato a nuotare per il fisico gracile, per una cronica scoliosi. Smise anzitempo, per problemi cardiaci "Amo e odio il nuoto. Mi ha dato la più grande gioia della mia vita e la maggior sofferenza: il ritiro". Tentato da una maxi-offerta dal Qatar, in un tempo in cui pochi conoscevano quel Paese, rifiutò di cambiare bandiera.

Gli orecchini, a mo’ di biker, erano l’unico vezzo che si concedeva. Ma non ha mai abbandonato il carattere timido e gentile, neppure ora che, da sposato, festeggia 40 anni. Traguardi da uomini, non da semplici atleti. Ha saputo reinventarsi in un marchio di swimwear “Ma l’inserimento nel lavoro è il peggiore lato dello sportivo. Ancor più dura se eri atleta di grande livello: cambia il modo in cui le persone ti approcciano”.

 

 

Terence Parkin, Domenico Fioravanti, Davide Rummolo dopo i 200 rana a Sidney 2000 (Getty)

Dopo l'oro olimpico, al ritorno a casa c’erano tutta la città, il sindaco e la banda di paese ad accoglierlo “Dopo l’argento mondiale 2011, c’era solo la mia famiglia” ricorda spesso, con amara ironia. Ma quel che resta è la gioia sportiva, l’Inno di Mameli, il podio insieme a Davide Rummolo – doppia gloria nazionale che si è ripetuta a Rio 2016 con Paltrinieri e Detti – e insieme a loro un’altra splendida storia come il sudafricano Terence Parkin, non udente arrivato all’argento olimpico(leggi qui). “Prima della finale, Castagnetti mi disse solo ‘Fa come hai sempre fatto’. Strano a dirsi, per me lì per lì fu una gara come tutte le altreraccontò Fioravanti a Swimbiz.it. Per rivedere la rana azzurra a quegli apici “Serve pazienza, il livello si è alzato molto. Mettiamo un mattoncino dopo l’altro. E incoscienza: si dice che i ranisti siano un po’pazzi”. Tanti auguri all’incosciente, ma sempre equilibrato, Domenico Fioravanti.

moscarella@swimbiz.it

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