Dall'Argentina agli Emirati Arabi, magnifica doppietta per Rachele Bruni. Ad Abu Dhabi, per la Fina 10 km, l'azzurra vince oro e 7.000$ (il prize money totale era recentemente levitato fino a 60.000$), chiudendo in 2h 07'31"8. Dietro di lei la diciassettenne cinese Yan Siyu e la britannica Keri-Ann Payne, argento olimpico 2008. "Abbiamo individuato nelle due gare argentine e nella tappa messicana della 10 km a Cancun le prove di valutazione. Perciò, come anticipato, non eravamo ad Abu Dhabi come nazionale(leggi qui)". Fatta questa necessaria premessa, a Swimbiz il ct dell'Italfondo Massimo Giuliani aggiunge "Rachele Bruni, Alice Franco, Matteo Furlan e Nicola Bolzonello, tuttavia, avevano espresso la volontà di partecipare e ho acconsentito, ovviamente a patto che li accompagnassero tecnici o comunque persone competenti, come di consueto". Aspetto da non sottovalutare, perchè sulla tappa emiratina della Fina 10km world cup erano piovute polemiche riguardo alla sicurezza degli atleti, fino al boicottaggio degli Stati Uniti(leggi qui) "Ogni mare, purtroppo, può dimostrarsi infido. Qui nel 2010 morì Fran Crippen. Ma ora c'è un rigido controllo della temperatura dell'acqua, profonda e di superficie; dall'Italia, ho visto che i ragazzi scrivevano su Facebook che la temperatura stavolta non era eccessiva. Prize money? Negli anni '90 erano spesso molto elevati: in Argentina potevi anche vincere 20 milioni di lire di allora. Poi, per la crisi, le cifre si sono abbassate". E in passato, l'Italfondo non ha mancato di nuotare nel Golfo Persico "In preprazione ai mondiali 2004, facemmo tre settimane di collegiale a Dubai. Viola Valli vinse anche una gara, ma la notte precedente gli americani iniziarono i bombardamenti in Iraq e fummo trasferiti per ragioni di sicurezza".
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