Ranomi Kromowidjojo “Dobbiamo essere un esempio”

Copyright foto: Swimbiz.it

“A Rio non è andata come a Londra 2012, ma non ho recriminazioni. Ho fatto quello che potevo in quel momento, ma questo non vuol dire che io possa fare meglio. Magari proprio in futuro”. Il sorriso (bellissimo) non manca mai sulla bocca di Ranomi Kromowidjojo, sempre disponibile al microfono di Swimbiz.it. La campionessa olandese è pronta a ripartire e preparare nuovi obiettivi dopo l'Olimpiade brasiliana, dove non ha ripetuto i fasti di quatto anni fa, quando fu incoronata “Regina dello Sprint”, vincendo i 50 e 100 stile libero: “non voglio fare progetti a lungo termine - ci dice la fuoriclasse “orange” - ora è un momento di riflessione, ma il mio obiettivo è Budapest, il campionato del mondo 2017. Voglio tornare a vincere, senza dubbi. Nelle gare di velocità ci sono molte avversarie valide. Le più forti sono le sorelle Campbell. Peraltro siamo amiche tra noi e non c'è odio di alcun genere. C'è un grande rispetto tra noi”. Atleta di grande educazione e gentilezza (“come dice mio padre, non costa nulla essere gentili” ci confida), Ranomi è un simbolo dello sport olandese, al pari dei campioni del calcio: “sì e ne sono fiera – racconta - dobbiamo poi essere un esempio e comportarci di conseguenza. Molte persone ci guardano ed è il nostro dovere comportarci in modo positivo”. La Kromowidjojo non nasconde il suo affetto per Roma e per il “Sette Colli” dove non manca mai di gareggiare (e vincere): “io amo Roma ed è sempre un piacere tornare. La vostra città è bellissima e non posso mancare di visitarla. E poi scopro sempre qualcosa di nuovo”. Affetto speciale, senza dubbio.

Si ringrazia per la traduzione Agate Zake

guarnieri@swimbiz.it

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