Tempo di test all’Università di Bologna, caratteristica di stagione che in nazionale tutti hanno imparato ad apprezzare. “Non solo dà indicazioni precise sulla condizione(leggi qui) – commenta a Swimbiz.it Gianni Leoni – ma essendo cose relativamente nuove, sono uno stimolo per atleti e tecnici”. Non è nuovo a queste collaborazioni “In passato diedi disponibilità con i miei atleti maggiorenni per i prelievi di sangue destinati alla ricerca sugli effetti dopanti dell’ormone GH – un’occasione per capirne di più – ma per principio mi basta sapere cos’è proibito o cosa no e che gli atleti seguano le indicazioni del medico, senza fare di testa propria. Intendiamoci: è giusto che s’informino, perché la Wada punisce anche l’ignoranza, ma non vedo perché un atleta o un tecnico debba andare oltre e studi nel dettaglio come agiscano le sostanze, i dosaggi ecc”. A Bologna, Leoni seguirà i farfallisti nazionali, ma non saranno presenti i suoi atleti Arianna Castiglioni “Perché con i ranisti è difficile fare quei test. Peraltro soffre di un problema alla spalla, nulla di serio, ma va ancora capito cos’è successo” e Matteo Rivolta, per un esame universitario. Un Rivolta rinato agli Assoluti Primaverili “La crisi dello scorso anno(leggi qui) gli è servita a tornare con i piedi per terra. Se sono schietto, è perché ora lo vedo invece sbloccato, lavora bene, ha voglia di spaccare il mondo ed è in continua progressione – fin dove?– ai Mondiali conta che trovi il gran tempo che gli dia fiducia, per riprendere la crescita interrottasi lo scorso anno. Nei 100 farfalla sono tanti i nomi per tre posti e alle Olimpiadi Matteo dovrà essere una roccia: arrivare con la convinzione di poter esprimere i suoi migliori tempi in finale”.
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