Ruffini, fallo da espulsione

 Dieci km in acque libere, quindicesima posizione per lui e.. anche qualche inconveniente. Racconta a Swimbiz la sua avventura europea, il campione azzurro Simone Ruffini. “Non è andata affatto bene oggi (ieri n.d.r.): solo dall’ultima parte di gara ho cominciato a sentirmi veramente in forma nell’acqua, ma, a poco dalla fine, qualcuno mi ha tirato via cuffia e occhialini e di conseguenza la mia gara è finita 70m prima. Speravo di far meglio”. Per lo più non è riuscito a identificare l’artefice, “almeno gli avrei detto qualcosa, ma è andata così. E’ tutta esperienza e la mettiamo in tasca”. E i giudici non hanno notato questi ‘falli’? “nei giri di boa è sempre un caos ed è difficile vedere e gestire la situazione. Poi i colpi in acqua sono all’ordine del giorno: si ricevono e si danno. Questa è la prima volta che mi vengono tolti gli occhialini graduati, visto che purtroppo non posso usare le lenti a contatto”. Del resto, ieri Swimbiz sottolineava come le acque libere siano sempre più spesso costrette in “piscinoni” che si trasformano arene da combattimento. Per Simone, gli Europei 2014 si concludono qui, “da ora sono in vacanza, poiché dopo i 10 km dei campionati italiani sono stato poco bene (influenza intestinale) e quindi niente 25 km. Tornerò a casa per fare le coccole alla mia nipotina, figlia di mia sorella Chiara”. Dunque lascerà l’amata Aurora Ponselè a Berlino, impegnata con la vasca e unica medaglia (finora) di questi europei di fondo “Sono stato felicissimo per lei: sta svolgendo un ottimo lavoro, è serena, determinata e facciamo anche dei riti scaramantici come le corna al diavolo e tocchiamo ferro”.
 
ugo@swimbiz.it

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