Silvia e il tabù Olimpiadi infranto “E se nel 2024 fossero a Roma…”

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“Finalmente l'Olimpiade”. Silvia Di Pietro non sta nella pelle nel pensiero di partecipare ai Giochi. La velocista romana aveva perduto la chance 4 anni fa, ma stavolta non ha mancato l'obiettivo, garantendosi la possibilità di volare in Brasile: “E' stato un tabù in questi anni. Ogni volta che si parlava di Olimpiadi mi veniva un groppo in gola. Non è stato facile neanche questa volta ma alla fine ci siamo riusciti. Poi io sono ambiziosa e non mi piace fare le cose tanto per farle. L'Olimpiade è speciale solo perché arriva ogni 4 anni. Bello poi farla con Erika (Ferraioli, sua grande amica n.d.r.) - lei alla terza Olimpiade - e con Mirko (Nozzolillo, allenatore di entrambe...). Come compagnia non potrei essere più felice. Bello gareggiare insieme”, con un grande sorriso. Tra le gare che Silvia vedrà con maggiore attenzione, una piacevole conferma: “sicuramente Greg (Paltrinieri n.d.r.), e sono scaramantica per lui, poi in un'occasione come questa. In campo internazionale, Peaty, McEvoy, visto che sono anche in crescita e sono giovani. Tra le donne, le gare di velocità. Non mancherò”. Silvia ha anche toccato l'argomento “futuro”: “sicuramente i Giochi di Tokyo 2020. Non so per il 2024, ma se mi baso su Erika che ha 30 anni, ed io ne avrò 31, la cosa non è impossibile. Ci sono esempi nello sprint, vedi Cristina Chiuso che ne ha fatta una a 35 anni, a Pechino. Certo se fosse nel 2024 a Roma, sarebbe bellissimo, un vero sogno. Vediamo. Facciamo un passo per volta. Ma sarebbe meraviglioso averle qui...”.

guarnieri@swimbiz.it

 

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