Sostenibilità, la parola più diffusa nel nuoto giovanile

E’ già un concetto familiare nello sport, parola d'ordine del Cio per le Olimpiadi del futuro, nelle sue varie declinazioni: eco-sostenibili, economicamente sostenibili, sostenibili per la popolazione locale e rispettose dei diritti umani… Ma sostenibilità è espressione altrettanto utilizzata, come per l’edificazione d’impianti sportivi e grandi eventi, anche per la costruzione dell’atleta:

 

  • "We're looking at sustainability and not just one shot at glory” dichiara a Straits Times Lee Kok Choy, Presidente della Singapore Swimming Association. Dopo lo storico oro olimpico di Joseph Schooling a Rio, la federazione punta a moltiplicare il numero di atleti del Centro Federale Nazionale, ma anche a combattere l’abbandono precoce della pratica natatoria.
  • Due spettri, campionismo e abbandono, che anche la Fin intende scacciare. Ne ha parlato più volte a Swimbiz.it(leggi qui) Walter Bolognani, Responsabile delle nazionali giovanili Nuotare forte e nuotare bene. A lungo termine, la seconda via paga dividendi”. Non forzare la prestazione, ma “Pianificare un lavoro che ne segua la crescita”. Come non devono essere forzati i criteri di selezione “Il cronometro resta l’unico mezzo oggettivo per creare una nazionale competitiva. E siano tempi selettivi, ma non esagerati.
  • Sviluppo sostenibile è la filosofia di Energy Standard, team professionistico(leggi qui) guidato dal tecnico James Gibson e con l’italiano Andrea Di Nino nel ruolo di advisor. La squadra punta ad avere basi permanenti in Russia e Ucraina per tenere i ragazzi vicini alle famiglie, come fa il Barcellona nel calcio.
  • Cambia aggettivo, non la sostanza Jon Rudd, ex allenatore di Ruta Meilutyte e oggi al comando del nuoto irlandese. “Un approccio olistico, spiegò a SwimVortex, è quello che intende applicare nel suo lavoro “Finché non hai una visione di dove i ragazzi vadano a scuola e che trasporto usino, un quadro della loro vita quotidiana, di che tipo di assistenza e benessere sia in gioco, tutto il resto è una falsa pista”.

moscarella@swimbiz.it

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