SwimSpitz! “Un altro Phelps? Forse tra trent’anni”

Copyright foto: Swimbiz.it

Anche a 67 anni, la stessa simpatia ed esuberanza di un tempo. Come quando, nel 1991,  partecipò al Trofeo Lavazza di Saluzzo, primo step per il suo tentativo di tornare al nuoto agonistico, quando sognò (senza riuscirci) anche di partecipare alle Olimpiadi di Barcellona 1992 “Fu un meeting fantastico... vorrei tornare giovane” sorride sornione sulle tribune della Duna Arena di Budapest, dove l'ex campione commenta i Mondiali di nuoto per la brasiliana Sportv e dove Swimbiz.it l’ha intercettato.

All'epoca, in un ristorante piemontese il futuro Direttore di Swimbiz.it Christian Zicche gli chiese se qualcuno avrebbe mai battuto il suo record di ori olimpici “Ci vorrebbe un marziano” disse allora, e oggi giustamente ribadisce “Il marziano è arrivato, ve l’avevo detto”. Fu Michael Phelps, a Pechino 2008, a superare con 8 ori quel primato, anche se con quell’impresa ebbe il merito di rinverdire tra i più giovani l’antico mito di Spitz. Quanto dovremo aspettare per vedere un altro Spitz, un altro Phelps, un altro (o un’altra) in grado di fare ancora meglio? “Chissà, forse altri trent’anni”.

Già da quell’Olimpiade di Monaco 1972, ne era passata di acqua. Spitz rinunciò ai suoi mitici baffi, mentre in vasca con l’irruzione della tecnologia si abbandonava il costumino ‘da spiaggia’. C’è chi come Aleksandr Popov – c’era anche lui, giovanissimo e ancora semisconosciuto, a quel Trofeo Lavazza – sostiene che la tecnologia nei costumi si sia forse spinta troppo oltre “Non penso abbia tutta quest’importanza – replica Spitz – il ‘campo da gioco’ è lo stesso. Conta chi indossi quei costumi e l’esperienza che solo i nuotatori professionisti possono acquisire”.

moscarella@swimbiz.it

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