Tra Rai e Sky inizia la sfida olimpica…sul nuoto

 Ad una settimana dalla cerimonia d'inaugurazione si scalda l'ambiente intorno ai giochi di Londra 2012. Giochi che, per noi spettatori italiani, segnano una piccola rivoluzione. A differenza delle altre edizioni delle Olimpiadi, infatti, le gare londinesi non verranno trasmesse solo dalla Rai, ma anche da Sky, il network satellitare di Rupert Murdock. Sky che, proprio sul nuoto, punta forte, inserendo la propria "voce regina", quella di Fabio Caressa, insieme a Cristina Chiuso e Max Rosolino. Una scelta forte quella di Sky, puntare sul nuoto affidando il commento delle gare al proprio giornalista di punta, più conosciuto, e forse più amato dal pubblico... 
Questo però nei giorni scorsi ha scatenato una piccola polemica. Autore Franco Bragagna, voce storica di casa Rai, legato al mondo dell'atletica leggera e degli sport invernali, che non vede di buon occhio la scelta fatta dal network satellitare di affidare proprio a Caressa il nuoto...
" Il caressismo - commenta Bragagna - non è giornalismo. È raccontare una partita in maniera folkloristica, usare la stessa enfasi per il gol che fa vincere l’Italia ai Mondiali e per il gol del sette a uno dell’Inter contro l’ultima squadra di serie A. Quando guardo una partita, a me la voce di un piazzista non interessa. Non puoi chiamare Fabio Caressa a commentare le gare di nuoto solo perché è famoso, è un insulto all’olimpismo".
La risposta di Fabio Caressa non è tardata ad arrivare: "Sono onesto, - risponde la voce di Sky - Bragagna lo sento da sempre, da quando sono adolescente, e sempre con grande piacere. Io sono orgoglioso se esiste un caressismo, vuol dire che è un modo di fare telecronaca riconosciuto. Il caressismo —se c’è—è riuscire a trasferire l’emozione che si vive sul campo a casa".
pizzi@swimbiz.it

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