Il confronto con la Formula 1 si fa spesso. Dal paragone tra velocisti e bolidi, alla scienza del nuoto che cerca un corrispettivo ‘acquatico’ alla resistenza aerodinamica delle automobili da corsa(leggi qui). Ed ecco che, come in un pre stagione automobilistico, il nuoto prende l’abitudine a testare i propri mezzi: i costumi da gara. Oggi, il Centro Federale di Ostia si è trasformato in un circuito natatorio, con i padroni di casa Gregorio Paltrinieri, Gabriele Detti, Stefania Pirozzi, Martina Caramignoli, Diletta Carli che, insieme a Nicolangelo Di Fabio e Simona Quadarella del progetto di sviluppo dei giovani Swim Your Best(leggi qui), Margherita Panziera e Lorenzo Tarocchi, hanno testato i nuovi costumi di Arena, sponsor tecnico Fin: i Carbon-Air, improntati alla ricerca della massima leggerezza, una versione limitata dei classici Carbon-Flex e gli occhialini Cobra-Ultra. La spallina come il pistone, il tessuto come il telaio: un test per abituarsi alla nuova ‘monoposto’, saggiarne i pregi e, eventualmente, segnalare ritocchi dell’ultima ora; attendendo le tappe di avvicinamento ai mondiali di Kazan 2015. Perché il primo punto di riferimento per ogni brand di swimwear, nello sviluppo del materiale tecnico, è l’atleta stesso. Come un pilota.
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