La mia preghiera sul blocco

Copyright foto: alessandro kozumi

C’è un rituale che ha preso piede tra molti nuotatori brasiliani. Bagnare la medaglia vinta nell’acqua della vasca, per ricordarsi da dove nascano quelle vittorie. Lo fa anche Felipe França Silva, tornato ad alti livelli in questo Trofeu Finkel in vasca corta, dopo qualche anno buio “Ho superato molte avversità e ho lottato, pensando di poter essere nuovamente competitivo a livello internazionale. Mi sono allenato tantissimo, mi sono messo a dieta e prefissato una grande prestazione” commenta a Swimbiz. Ma Felipe ha un’abitudine anche prima di gareggiare “Amo ascoltare il Salmo 23 della Bibbia – uno dei più noti, detto anche “Salmo del buon Pastore” - mi ricorda quanto sia importante Dio per me. Lui mi tranquillizza nei momenti di tensione prima di ogni prova”. E la grande prestazione è arrivata, per il massiccio ranista di Suzano, oro ai Mondiali 2011: record sudamericano (56”25) e miglior tempo mondiale dell’anno nelle batterie 100 rana in vasca corta(leggi qui), vincendo poi la finale in 56”34; poche ore fa, 1° tempo in qualifica nei 50 rana (25”88) a meno di due decimi dal record continentale “La mia specialità sono i 50, ma essendo ranista completo, nuoto anche i 100. Non va mica male, no?”. Nel calcio brasiliano, sono famosi gli ‘Atleti di Cristo’ “Penso che anche nel nuoto molte persone preghino prima della gara. Noi abbiamo bisogno di avere intimità con Gesù Cristo, perché non c’è religione senza intimità – e Felipe usa una parola per riassumere l’importanza che ha per lui la religione – Speranza”.
 
Clicca qui per il video della finale 100 rana di Felipe França. 
 
moscarella@swimbiz.it
 

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Telegram