Prima i doverosi, e strameritati complimenti con annesso chapeau di inchino: a Linda Cerruti e Lucrezia Ruggiero, il duo LiLu, argento mondiale in coppia nel nuoto sincronizzato ai mondiali in corso di di Fukuoka, Giappone.
Ho detto syncro, ma qualcuno obietterà artistico, nuoto artistico, come rinomina del nuovo corso di questa disciplina che è la storia del cinema e dello sport al suo cospetto di delicatezza. Ester Williams, nuotatrice e attrice, è stata la prima a dare spettacolo a coreografie acquatiche , che uniscono quindi il syncro all’arte del movimento.
Quindi giusto artistico sincronizzato, a volerla vedere sublime come in effetti è. Come lo sono, delicate e al tempo stesso eteree e possenti nel movimento le nostre azzurre. La musica di sottofondo che si riflette sottacqua con la distorsione piacevole che tanti nuotatori condividono quando le artistiche sincronette si allenano condividendo la medesima vasca.
Si, perché la famiglia è la stessa, il mezzo d’acqua è l’involucro che tutto avvolge. E rivela in modo completo. Al nuotatore il turbine della velocità, con il suo stile. Alla danzatrice acquatica l’esprimere la grazia e il riguardo che si deve ad ogni flutto che ne esce da quel tenersi a galla a sospensione estrema, e nello stesso tempo come danzare nel vuoto assoluto.
Mentre trattiene-e perde il fiato in una dimensione unica-e sorride di continuo nella fatica che sale ad ogni nota, ma nella ricerca totale della grazia che è un’apotesosi di movimento e musica. Per affascinare chi rimane ammaliato lì fuori, e siamo noi spettatori che in un momento quasi siamo tutt’uno con loro, o vorremmo libraci liberi in questo sport che va oltre ed è, appunto, arte. Grazie Linda e Lucrezia, ma anche grazie a Roberta Farinelli e Patrizia Giallombardo, la regia della magia di questa danza d’argento, nella foto sotto con la dirigente federale Laura Del Sette.
Stringersi attorno al sincro, l’acqua più bella che ci sia.
Buona acqua a tutti.
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