Come ogni allenatore, qualsiasi sia lo sport, prima che a medaglie e piazzamenti guarda alla crescita delle sue atlete. E gli Europei di Belgrado “Hanno confermato il trend di crescita(leggi qui) che il Setterosa ha dimostrato in questi anni” commenta a Swimbiz.it Fabio Conti, Ct della nazionale femminile italiana di pallanuoto. Come ogni allenatore, qualsiasi sia lo sport, Conti sa altrettanto bene “Che dobbiamo anche confrontarci con i risultati. Per questo gioiamo del bronzo europeo, una medaglia conquistata, ma c’era e c’è una qualificazione olimpica da guadagnare” nel torneo di Gouda, in Olanda, dal 21 al 28 marzo. Ieri il presidente di Coni e Aniene Giovanni Malagò, come riportato da Swimbiz(leggi qui) e da altre agenzie, spiegava di aver parlato col Ct del Settebello, Sandro Campagna, a proposito del pass per Rio 2016. Ma da fonti di Swimbiz risulta che Malagò abbia parlato anche con Conti “E’ vero, ma non ha avuto bisogno di ‘rassicurazioni’ – conferma il commissario tecnico – si è complimentato per la medaglia e sa che non sarà facile ottenere la qualificazione, anche se abbiamo dimostrato di avere le caratteristiche per giocarcela con chiunque. E non ha dubbi sulla bontà del lavoro svolto dalla nostra pallanuoto: c’è un filo diretto, un monitoraggio costante e il 1° febbraio ci sarà un convegno con me e Campagna”. Attendendo la primavera, alle azzurre farà meglio la medaglia o la sconfitta con l’Ungheria che a Belgrado è costata la finalissima? “Entrambe le cose. L’Italia sente scorrere nelle vene la progressione di cui parlavo e deve metterla tutta in campo. Ormai le ragazze hanno esperienza in partite decisive e vogliono andare alle Olimpiadi non solo per partecipare, ma per essere protagoniste. Metà del gruppo era a Londra, quattro anni fa, e anche quell’esperienza servirà”.
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