Un primo assaggio del Settecolli di Roma, aspettando le ultime finali in programma tra poche ore. Christian Zicche, Direttore di Swimbiz.it, interviene in diretta a Radio Roma Capitale e concentra il suo commento sulla velocità azzurra “Magnini fu il primo ad aprire le acque dello sprint azzurro, poi negli anni siamo un po’ tornati nelle retrovie, ma è una sfida interessante. La velocità è un punto interrogativo, ma vediamo cosa succederà tra poche settimane ai Mondiali di Budapest”. In radio Antonio Maggiora Vergano ricorda quanto detto da Luca Dotto, a proposito del perito d’intensi carichi di lavoro che non permettono grandi tempi “Verissimo, certamente Dotto non sta cercando scuse – prosegue Zicche – ma è anche vero che vale sempre mettere la mano davanti, testare la condizione psicologica”. E cita l’esempio di Nicolò Martinenghi, giovanissimo “E trovatosi di fianco un mostro sacro come Peaty – senza farsi travolgere, anzi mostrando come – nulla vieti di fare buoni tempi”. Inoltre "Anche altri sono sotto carico, ma vanno forte. Ad esempio Bruno Fratus e i brasiliani, che hanno una buona tradizione nella velocità".
E verso i Mondiali, quali aspettative ci sono per l’Italia “Abbiamo delle certezze. I due dell’oca selvaggia, come li chiamo io, cioè Gregorio Paltrinieri e Gabriele Detti. Poi Martinenghi – che farà prima gli Eurojunior – buona scelta per scaricare tensione e per allenarsi alla gara, lato in cui l’Italia una volta era un po’ carente, ma sta migliorando. E poi, ovviamente, Federica Pellegrini: quando c’è da schiacciare il bottone in una gara importante, lo schiaccia sempre”.