Arena-Fin, un ritorno al futuro che guarda ai giovani

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La sala stampa è gremita, sono arrivati tutti per una riunione dal sapore quasi familiare: dirigenti, manager, giornalisti, fotografi, anche i nuotatori, rappresentati da Gregorio Paltrinieri. Tutto iniziò un anno fa, quando Enrico Maria Tricarico, arrivato in Arena come direttore generale “Continuavo a sentire frasi come ‘Eh ma quando eravamo in Fin…’ al che ho chiesto ‘Scusate, cosa dobbiamo fare, esattamente, per tornare in Fin?”. Il percorso è stato lungo, ma ha portato ad oggi, martedì 9 aprile, prima giornata degli Assoluti indoor di Riccione, per ufficializzare la rinnovata partnership tra l’azienda di Tolentino e la Federazione Italiana Nuoto “Perché non si tratta solo di una sponsorizzazione, ma di una partnership nel vero senso della parola. Il primo obiettivo, prima ancora dell’investimento in denaro, è la possibilità, per gli Azzurri, di tornare a fare incetta di medaglie, nonché la promozione degli sport acquatici tra gli italiani” dichiara Cristiano Portas, amministratore delegato di Arena. Una promozione che va da progetti con le scuole elementari, per avvicinare i più piccoli all’acqua, fino al nuoto Masters. Paolo Barelli, presidente Fin, non ha voluto dimenticare nessuno in questa giornata “Vorrei ringraziare anche la Polisportiva Riccione, diventata ormai indispensabile in questi anni”. Dal punto di vista tecnico, poi, il presidente ha sottolineato la linea di liberalizzazione dei costumi per gli atleti "Devono indossare costumi Arena. Se, però, per esigenze di contratto devono gareggiare con costumi di altre aziende, lo potranno fare, senza, però, che sia esibito il logo dell'azienda in questione". L’ultima parola a Cesare Butini, coordinatore tecnico della Nazionale di nuoto “Questa rinnovata sinergia con Arena mi ricorda tanti bei momenti…” e la speranza è che ne regali tanti altri a tutti noi.
 
moscarella@swimbiz.it

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