Barcellona, day 6: Paltrinieri in finale nei 1500, rammarico Di Pietro – Di Tora – Guzzetti

Restare fuori dalla semifinale per un centesimo. Praticamente nulla. Un vero peccato per Silvia Di Pietro, 17esima nelle batterie dei 50 stile libero ed eliminata col tempo di 25”24. La danese Pernille Blume si è qualificata con 25”23. Potete immaginare la delusione della giovane atleta romana. Nella gara in questione vanno avanti tutte le migliori, a partire da Cate Campbell, già medaglia d’oro nella distanza doppia, che col suo 24”27 mette le altre alle sue spalle. Presenti in semifinale Francesca Halsall (24”60), Bronte Campbell (24”65) e Ranomi Kromowidjojo (24”68) alla ricerca di una medaglia più preziosa dopo il bronzo nei 100. Dentro anche Sarah Sjostrom (24”99) e la sempreverde Natalie Coughlin (25”00). Il rammarico è grande anche per il capitano azzurro Mirco Di Tora, fuori dalle semifinali dei 50 dorso per due centesimi (25”54 il suo tempo, equivalente alla 17esima posizione generale). Il miglior crono di qualificazione è del brasiliano Daniel Orzechowski (24”67), avanzano anche il bronzo nei 100 Jeremy Stravius (24”79), il vice campione del mondo della distanza doppia David Plummer (24”91) e il campione del mondo dei 100 Matt Grevers (solo decimo tempo, 25”08). 50 rana femminili con record del mondo per la russa Yuliya Efimova, che disintegra il 29”80 di Jessica Hardy (primato del 2009) nuotando in 29”78 la sua batteria. Avanzano in semifinale la stessa Hardy (29”99), Ruta Meilutyte (30”07), Breeja Larson (30”46). Si ripete la storia del centesimo per Michela Guzzetti, out col tempo di 31”51 (l’ultima qualificata, l’islandese Hrafnhlidur Luthersdottir, è dentro con 31”50), mentre Lisa Fissneider ottiene solo il 27esimo posto (31”94). L’unico sorriso azzurro è per Gregorio Paltrinieri, brillante nei 1500 stile libero: entra in finale con il quarto tempo generale (14’57”15) dimostrando una condizione fisica in netta crescita. Se il cinese Sun Yang (14’54”65) sembra imprendibile, gli altri avversari (Ryan Cochrane e Connor Jaeger in particolare) fanno meno paura. Basta crederci. 
 
petrocelli@swimbiz.it

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