Grinta, cuore e tanta classe. Questo il ritratto del Setterosa dopo la vittoria, importantissima, contro l'Australia, bissando quella iniziale contro il Brasile(leggi qui). Con le "Aussie" è stata ben altra gara rispetto alle sudamericane, punto a punto, con un avversario di forza tremenda e di possanza fisica da far tremare i polsi (in pratica tutte le australiane potrebbero giocare dai 2 metri...). Potevano far tremare, ma non le ragazze azzurre che hanno ovviato alla mancanza atletica, con una prestazione di eccellente agonismo, lottando palla su palla e mantenendo la giusta lucidità. Le reti di Arianna Garibotti, la classe e il raziocinio di Capitan Tania Di Mario (marcata in modo asfissiante dalle avversarie), la lotta sotto porta di Rosaria Aiello e Teresa Frassinetti, le parate di Giulia Gorlero (nel finale determinante con un intervento degno di Zoff a Spagna '82 ), l'attenzione tattica di Chiara Tabani e di Roberta Bianconi (rete decisiva nel finale con la fucilata dell'8-7 che ha fatto capitolare il portiere Wakefield), l'indomito coraggio di Giulia Emmolo, Elisa Queirolo e Francesca Pomeri hanno portato la seconda vittoria, in vista del match contro la Russia. Gonfie vele, insomma, per le "girls" di Fabio Conti, che mantiene la tranquillità ma che non può trattenere il sorriso. Le "cangure" erano avversarie toste, ma non quanto le ragazze azzurre. Ora sotto con le russe. Il "setterosa" non dormirà sugli allori di certo. Il sogno olimpico continua.