Bob Bowman e il sogno di Phelps

Copyright foto: Swimbiz

Un’intervista lunga, lunghissima, quasi un flusso di coscienza, al quotidiano locale ‘The Baltimore Sun’. Più che di se’ stesso, però, Bob Bowman parla del ragazzo che fa rumore anche quando non c’è “Se Michael Phelps tornasse al nuoto agonistico, sarei il primo a saperlo”. Come tutti i coach che allenino fenomeni, Bowman sopporta il peso di stereotipi come ‘Uno come Phelps pure io potrei allenarlo’ e ricorda bene le settimane prima di Londra “Più mi dicevo che nulla di ciò che fosse accaduto avrebbe tolto a Michael quanto fatto a Pechino, più temevo che sarebbe stato massacrato in caso di un flop”. Il flop non arrivò e, dopo quei nuovi trionfi, Bowman pensò anche di ritirarsi “Ma non sono un gran vacanziero: dopo tre ore in spiaggia inizio già a guardare nervosamente l’orologio”. Ora è felice di essere tornato al lavoro, con big come Kalisz, Schmitt e, presto, anche Agnel, dopo “Tre viaggi in Turchia passati più che altro a chiacchierare – anche se non si pente per nulla di quelle chiacchiere, anzi – ora ho un quadro completo della situazione in quel Paese. Sto realizzando (insieme al nostro Corrado Rosso n.d.r.) quello che era il sogno di Michael: innalzare il livello mondiale di questo sport”.
 
moscarella@swimbiz.it

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