Champagne, per brindare fuori la vasca

Il punto acquatico - L'editoriale del direttore Christian Zicche

Il commento del direttore: Paltrinieri l'Australiano, fondo a distanza variabile. Con al fondo la bottiglia da stappare.

Copyright foto: Swimbiz.it

Chi (sta) meglio di lui? A prescindere che se lo merita il viaggio-trasferta (tutta invidia la nostra che non ci siamo), il campionissimo Olimpico Gregorio Frecciarossa Paltrinieri è in pieno svolgimento allenante da quelle parti dell’emisfero australiano: un full immersion di studio  (l’inglese, lingua ancora poco conosciuta nelle nostrane piscine), allenamento tra i canguri - che nel nuoto sono pur sempre dei maestri, anche se alle volte meno sacri di un tempo vista la concorrenza globale - e poi tanto mare e sole in compagnia di Harry Potter versione cuffia e occhialini che al secolo è quel Mack Horton, l’amico-concorrente che alla fine è un Detti da compagnia allenante. Meno lo zio però, che qui è un Moro che ti fa un c.. così dall’inizio alla fine, senza intervalli ludici appropriati.

Come tornerà dal campus australiano il nostro numero uno? Lo vedremo alle qualifiche europee, fatti i conti non manca poi tanto. Si sarà rinforzato-scaricato-ottimizzato e rimesso a lucido? Quale sarà l’effetto cura aussie lo sapremo ai primi test in vasca. E’ la piscina, bellezza. Con il cronometro poca confidenza e chiacchere, è la regola, tutti aspettano perché tu Sei, e ormai conta solo questo quando sei il vertice di quel numero che fa 1500 tutto di un fiato. In effetti, se la tecnica allenante di questi mesi viene riferita con normalità al Moro con messaggistica Whatsapp con cadenza settimanale, è la metodologia che dà spazio libero ai pensieri da pseudo sabbatica trasferta che può avere l’effetto di farla passare veramente per un nuovo cambio di passo, da qui a Tokyo olimpica. Tanta piscina e tanto mare a distanze variabili, 4.5 chilometri con lo champagne al fondo come la prossima sfida a giocarsela a chi arriva a stappare prima. Sembra una gara da villaggio vacanze, ma forse alla fine è il metodo migliore per tornare all’alta velocità del Frecciarossa dei 1500. Passando dal fondo in tutte le declinazioni, che ormai è una sinfonia acquatica, quella delle Sirene che hanno conquistato il nostro super Greg.

zicche@swimbiz.it

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