Claudio Rossetto, Londra e il poker olimpico

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Lo ha eletto sulle colonne di Vanity Fair, Federica la Divina "l'ho scelto perchè in Italia se cerchi un allenatore di grandissimo livello non pensi altro che a Claudio Rossetto". Punto, anzi punto e virgola, perchè è solo l'inizio della stagione.La stagione del Principe, come ama chiamarlo il collega Palloni e scommettete pure sarà così. Principe dopo aver tanto studiato da Mago. Mago lo era fino a ieri, e forse non smetterà mai di esserlo, perchè il Principato della vasca ha pur sempre bisogno di magie. Ma chi è veramente Rossetto?Una sorta di Mourinho delle acque , uno che ama la stampa e i giornalisti ma fino a un certo punto .Perchè poi emette anatemi via twitter ,quando gli fanno girare le scatole, e lui sa che i primi a leggere sono loro, vil razza di impiccioni.E' un paese strano, questo. Quando stai su, cercano sempre di impallinarti,  "avete la coda di paglia ma non mi riferivo a voi,state tranquilli.."diplomazia opportunistica, o messaggi in codice? Sorriso sornione il marin Rossetto ,capite voi che è meglio non metterlo alle corde. Dna sabaudo, intriso di venete origini, poche parole e tanto lavoro.Ma poi quando c'è da menare con la lingua e tirare fuori le doti da comunicatore urbi et orbi non si tira indietro. Ipnosi collettiva sul personaggio o allenatore di gran razza? Forse le due, perchè Re Claudio la sua carriera l'ha costruita sapientemente. Fin da quando si ribellò ai mezzucci scarsi scarsi che gli davano a Torino, alla Rari Nantes. E lui già scatenava gente del calibro di Facci, Cappellazzo, Beccari e un giovin Magnini neo acquisto da Pesaro. Era il 2002 , e Roma era già territorio di caccia. Arrivò  spedito in casa Larus alla corte di D'Ambrosio, che solo accennò a fargli da presidente. Perchè capì subito il suo nuovo coach, e la necessità di interferire poco. Spigoloso quanto bastò per iniziare a far capire il carattere arrembante del giovin allenatore. Dietro la corte dei miracoli di un grandissimo come lo scomparso Alberto Castagnetti, bisognava dimostrare coi risultati . Che arrivarono come un razzo a mezzo Magnini , consacrazione internazionale, e poi il biondo Rosolino che lo cercò come il nuovo messia delle acque.Oggi il Mago -Principe ha un pokerissimo da giocarsi. Forse come nessun allenatore internazionale può vantare singolarmente. A parte la coppia d'oro Pellegrini-,Magnini, Claudio scorazza tra praterie di fenomeni, da Luca Dotto a Michele Santucci tra gli altri, per arrivare ad avere il  controllo delle staffette azzurre. Questo cosa vuol dire?A parte Pellegrini, che se fa quello che dovrebbe fare già di per sè apre allo strike , vuol dire che sul travolo da poker londinese Rossetto si gioca molta della sua fama e del suo futuro.Se il rumor bordo vasca lo indica già in cambiamento di società( Aniene?) forse la posta in gioco è più alta. Forse arriva lì dove mister Rossetto vorrebbe arrivare ma non dice.Il posto da Ct che manca dalla scomparsa di Castagnetti. Forse è Fantanuoto, vedete voi. Ma il pallottoliere olimpico, in qualsiasi modo si manifesterà , qualcosa al Mago dirà.                                 zicche@swimbiz.it

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