Diana Nyad, la nuova sfida è smentire gli scettici

Copyright foto: andy newman

Qualche purista del nuoto in acque libere ha storto il naso, scoprendo che Diana Nyad aveva usato alcuni accorgimenti non previsti nelle cosiddette English Channel rules. Ma più che per un 'codice' al quale non ha mai dichiarato d'ispirarsi, l'autrice della storica traversata Cuba-Key West ha dovuto rispondere, martedì in videoconferenza, a chi trovava sospetto un tratto della sua nuotata, di circa 7 ore, in cui sarebbe andata più veloce del normale. Insieme al suo navigatore, la 64enne ha spiegato di non essersi mai appoggiata alla barca di supporto durante la traversata e che nell'area esistono correnti capaci di dare una spinta considerevole. Nonostante diversi oceonografi ed esperti marini abbiano confermato la validità della tesi di Nyad, nella comunità del nuoto in acque libere c'è chi continua a ribattere che nessuna corrente potrebbe donare una tale rapidità.
 
moscarella@swimbiz.it

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