Divini pensieri

Il punto acquatico - L'editoriale del direttore Christian Zicche

Meno di una settimana agli Assoluti, e già sono in preda a Divini pensieri: penso a lei, Federica Pellegrini, e cerco di analizzare l’ultimo duecento nuotato a 1’57”64 in terra di Francia.

In che tempo- e forma- è la nostra numero uno che si deve disporre ( e qualificare) alle prossime Olimpiadi? Se valutiamo la velocità che sviluppa nei cento, nuotati magistralmente a 53”84 , sorrido felice, ma è la tenuta alla doppia distanza che mi pone il legittimo dubbio.
In fondo noi interpretiamo i tempi, e quello che racconta il crono. Tra le corsie certo, senza matematiche certezze , come giusta filosofia interpretativa.
Saranno assoluti dell’incertezza mi viene da pensare, come è il tempo del coronavirus, dove dai big della nostra corsia azzurra ti puoi aspettare tutto e il suo contrario.

Quindi rifletto che la Divina è imprevedibile nel suo dna, come per altro insegna la sua carriera a 32 carati che poi sono gli anni dell’esperienza e delle fughe per la vittoria. E azzardare una previsione ogni volta è come indovinare il medagliere italiano olimpico di numero e colore. Impossibile, come cercare di entrare nel cronometro di Giunta e in quello che- abilmente- non dice. Perchè il coach sa che la Ferrari che allena è un vortice di marce ,che quando entrano non sai dove ti portano.

Castagnetti-Lucas-Rossetto erano, a loro conduzione da allenatori, più comunicativi, ma il segreto per leggere l’ultima olimpiade sta tutta qui , forse. Parlare il meno possibile, nascondersi il giusto, nuotare bassi, e che polemizzino gli altri. Non nel senso del tempo, ma della giusta strategia per parlare quando si dovrà. Intanto Riccione apre nella sua zona rossa con la Divina al via.

E il vero tema di fondo , come sempre, sarà lei .

A prescindere

 

zicche@swimbiz.it

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