Riposare meglio e dormire di più per una performance brillante. Tutto naturalmente nella norma. Ma quando ci si aiuta con qualche “supporto” farmacologico, si può andare incontro a problemi. Grossi problemi. Non stiamo parlando di doping, sia chiaro. Ma di un qualcosa che potrebbe creare dipendenza. E’ ciò che è successo alla squadra australiana della staffetta 4x100 stile libero maschile, che durante i Giochi di Londra ha fatto uso del controverso sonnifero Stilnox, un medicinale che viene utilizzato per trattare l’insonnia e alcuni disturbi del cervello. A volte, viene prescritto agli atleti che hanno difficoltà a dormire prima di grandi eventi. La storia in esame racconta che, prima dei Giochi londinesi, il Comitato Olimpico australiano aveva vietato la prescrizione dello Stilnox. Gli atleti invece – nella fattispecie James Magnussen, Eamon Sullivan, James Roberts, Matt Targett, Tommaso D’Orsogna e Cameron McEvoy – ne hanno ammesso l’uso in una conferenza stampa di fuoco lo scorso venerdì. La loro difesa si appella al fatto che lo Stilnox gli era stato prescritto prima del divieto imposto dal Comitato. Ma è evidente che ora si rischiano comunque sanzioni pesanti. “Il Comitato ora valuterà quali misure intende adottare alla luce di queste ammissioni – ha detto il segretario generale del massimo organismo sportivo australiano, Craig Phillips – il contratto è stato in qualche modo violato e potrebbero esserci conseguenze importanti”. Sullivan, membro “anziano” del gruppo, si scusa pubblicamente: “L’uso dello Stilnox avveniva puramente per una questione di legame fra di noi, non avrei mai pensato a possibili conseguenze. Certo che ora mi dispiace, in qualità di membro anziano avrei dovuto mostrare più leadership”. Pentimento (forse) tardivo.
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