Dotto “Ho un problema di testa, ma il mental coach è per i deboli”

Copyright foto: Swimbiz

Come dice anche lui, l’obiettivo minimo è raggiunto, ora che è ufficialmente qualificato per Barcellona nei 100 stile. Il 48”46 di Luca Dotto supera ampiamente il 48"60 che era stato posto come limite minimo per accedere ai Mondiali, oltre a regalargli la vittoria su Leonardi (49”13) e Orsi (49”14). “Continuo ad avere un problema di testa - dichiara a fine gara, ma, alla proposta di cercare un valido mental coach, risponde – no, fino a quel livello no. Per me, il mental coach è per i deboli”. Forse basterebbe l'amata Costanza Di Camillo sugli spalti per combattere l’ansia, ma stavolta seguiva il suo Luca da casa. Marco Orsi è soddisfatto del podio, non della sua seconda parte di gara, ma trova sempre il tempo di scherzare “Prima la febbre, poi la Pasqua: mia madre mi ha comprato un uovo da 5 kg e mi avrà lasciato, sì e no, mezzo bussolotto. Aveva paura che ingrassassi”. Ora sono focalizzati entrambi sui 50 stile, dove incontreranno Federico Bocchia “Non vede l’ora di farli – dice Marco ­- e di perderli (ride)”. Sull’amico-rivale, Luca dichiara “E’ da rispettare, sta emergendo molto bene – e sulla questione arbitrale di Milano – Nessun problema. E’ vero che la sua partenza può mettere in difficoltà gli avversari, ma io, semplicemente mi adatto: se c’è lui, parto più lento anch’io”. Nel finale, la qualificazione di Gregorio Paltrinieri e Gabriele Detti agli 800 stile di Barcellona con il tempo, rispettivamente, di 7’48”22 e 7'48"43.
 
moscarella@swimbiz.it

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Telegram