E per nutrire un nuotatore, semi e tanta acqua

Copyright foto: Gian Mattia D'Alberto-La Presse

Tempo di collegiali e di preparazione. Ma è anche tempo di basse temperature, grado più grado meno, e perciò “Rispetto all’estate, si sente meno il bisogno di bere e si rischia di perdere la buona abitudine di bere acqua anche al di fuori dei pasti – commenta a Swimbiz Giulia Ferrara, nutrizionista che da anni segue gli atleti nazionali Fin – per l’atleta professionista, l’idratazione è fondamentale, ancor più importante della nutrizione stessa, arrivando a 1,5-2 litri di liquidi al giorno. In periodi freddi, si può tranquillamente integrare con bevande calde, ma senza zucchero”. E per chi si alleni al caldo, com’è stato per il raduno di velocisti a Tenerife(leggi qui) “Il consiglio è lo stesso e, anzi, è più facile che si abbia lo stimolo di bere”. Per quanto riguarda gli alimenti “Col freddo si brucia di più e serve un apporto calorico maggiore: quindi la prima cosa che mi viene in mente è frutta secca, magari come spuntini o come muesli a colazione. E così le noci, ricche di Omega-3, e le mandorle, più facili da portare – e persino - i semi, che possono anche essere assunti attraverso minestre calde, così da introdurre anche liquidi nell’organismo”. Pensando soprattutto al Master e all’amatore, è invece sconsigliato “Eccedere con i farinacei, soprattutto farine raffinate, come nel pane bianco. Da italiani, siamo attirati dal piattone di pasta accompagnato col pane, quindi dai carboidrati. Ma bisogna prestare molta attenzione e, soprattutto, selezionare carboidrati di qualità, come le farine integrali – mentre nel pane bianco – c’è un alto indice glicemico. Ma glicemia e insulina vanno sempre tenuti su livelli di normalità”. Ribadendo, come sempre, che è opportuno rivolgersi a un esperto per capire quali alimenti, in base alle proprie caratteristiche e ai propri obiettivi, sia meglio assumere o evitare.
 
moscarella@swimbiz.it

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