Fede, quali contributi?

Copyright foto: Gmt-Swimbiz

In un editoriale di Sporteconomy, Marcel Vulpis, direttore dell’agenzia e opinionista dei pomeriggi di Rai Sport, scriveva ieri “Federica Pellegrini, secondo quanto riporta Swimbiz.it, avrebbe superato persino i 2 milioni di euro. Cioè guadagnerebbe come ‘lordo’ quanto il talentuoso francese Paul Pogba, in forza alla Juventus”. Il riferimento è a un intervento televisivo di Christian Zicche, direttore di Swimbiz, in cui per la verità, più che esprimere cifre, evidenziò il forte interesse delle aziende nazionali e internazionali (vedi P&G) per la Divina. Anche più forte ora rispetto a quando vinse l’oro olimpico. La tesi di Vulpis è che, in ottica spending review e visti gli introiti da sponsorship, pubblicità, cachet televisivi, Pellegrini (e con lei i ‘big’ dello sport italiano in condizioni simili) dovrebbe accettare lo status di atleta professionista di fatto, rinunciando, quindi, a premi e contributi di Fin e Coni. Nella giornata di ieri, ne è seguito un botta e risposta via Twitter, con Pellegrini che rispondeva “Tante inesattezze, ma l’importante, come sempre, è scriverne! P.s. non sono un atleta arrivato – e Magnini – troppi pochi caratteri per darti il mio sincero parere circa il tuo articolo. Informati bene” e Sporteconomy che in un nuovo articolo ribadiva la bontà della propria tesi. Una nuova querelle su premi e contributi, dopo quel “Questo è quello che ho guadagnato vincendo 2 ori mondiali con 3 record del mondo in una sola edizione!!fate voi!!!" twittato da Federica Pellegrini l’estate scorsa che portò a un duro scambio con la Fin.
 
In allegato, l'editoriale di Marcel Vulpis in pdf.
 
moscarella@swimbiz.it

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