Filippo Magnini, riparte a nord l’avventura

 E’ giunto il tempo di riprendere, anche per Pippo Magnini. Dopo un’estate calda, e il meteo c’entra poco in tutto questo. Prima la non prestazione olimpica, dopo il successo europeo a Debrecen,  poi la polemica con Claudio Rossetto , il suo storico allenatore. Fino a oggi , il cambio di squadra e di “habitat acquatico” che con l’amore di Federica Pellegrini ha preso la strada della meno convulsa Verona. Dopo dodici anni di onoratissima carriera romana alla Larus del presidente Cosimo D’Ambrosio, iniziata nel 2002. Dopo due mondiali vinti nel 2005 e nel 2007, con europei in corta e in lunga a fare da corollario, e l’ultimo è stato la ciliegina sulla torta che forse ha altresì segnato una svolta. Oggi Filippo ritorna alla carica e in vasca probabilmente con nuovi progetti e propositi. Nell’ “interregno” che deciderà chi sarà il nuovo coach ,forse Lucas, magari Rosso? Scelta condivisa anche questa in coppia con Fede, i PelleMagno sono una cosa sola anche in acqua.Intanto nella scaligera Verona  si gusta le cure in famiglia, perché Matteo Giunta, che per il momento dà indicazioni allenanti,  è anche suo cugino. Certo ci si sarebbe aspettati un arrivo in casa Aniene per Pippo. Per continuità romana di club, e perché la più forte squadra d’Italia è anche il sodalizio della fidanzata che fra poco si scatenerà nelle Anieniadi, le olimpiadi del circolo più glam che ci sia. Invece no, a Roma hanno valutato che forse nelle strategie del club un campione come Pippo forse era troppo, o forse la ristrutturazione in termini di presenze- molti Anienini, vedi Gemo per esempio, sono passati, se pur con doppio tesseramento a squadre militari, cosa che prima tra i gialloblù non era all’ordine del giorno- ha consigliato come non attuabile in questo momento.Anche per Alessia Filippi, un anno fa , fu un po’ così. Si pensava fosse interesse del club, poi le cose come sappiamo andarono in modo diverso. Oggi Pippo vive quindi la seconda fase della sua carriera, che riparte dal nord come fu agli esordi. Gli esordi alla Rari Nantes Torino, proveniente dalla nativa Pesaro, dove con Rossetto e il presidente Arnaldo Balleria trovò il primo grande club ad ospitarlo. Da ieri, ma manca ancora l’ufficialità , Filippo dovrebbe essere un atleta del Team Lombardia. Squadra che, usiamo sempre il condizionale, dovrebbe tesserarlo tra le sue fila.Dove ricordiamo c’è Andrea Rolla,  altro stileliberista azzurro di razza che tra un allenamento e l’altro fa l’istruttore di nuoto. E se l’ostacolo societario sembra superato, ora attendiamo con ansia il tecnico. Il trentenne capitan Magnini non ha per sua stessa ammissione abdicato sulla via della ricerca del successo in acqua, e ci mancherebbe il contrario altrimenti sarebbe più semplice appendere il costume al chiodo.E il 2013 per lui non dovrebbe certo essere sabbatico. Barcellona con le sue luci è lì pronta ai riscatti. Ancora una volta il Magno può pensare alla sua carriera acquatica, e come disse il saggio Rossetto qualche tempo fa “con una nuova strada è possibile trovare nuove energie”. E se l’amore dà una spinta in più, come spesso capita, questo dovrebbe essere il punto di partenza. In bocca al lupo Magno
 
 
 
zicche@swimbiz.it

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