Agli onori di cronaca in questi giorni su tutti i media nazionali sono venuti a galla gli orrori perpetrati nella ex piscina Delphinia a Caivano, divenuto luogo di degrado estremo nel Parco Verde di Caivano.
Dal Governo centrale arriva l'appello e l'invito dell'On. Paolo Barelli, capogruppo alla Camera di Forza Italia, sentito il Consiglio federale ( Barelli è ancora il Presidente della Federazione Italiana Nuoto regolarmente eletto), alla Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni, al ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi e al ministro degli Interni Matteo Piantedosi per comunicare "la disponibilità ad affiancare le autorità competenti nelle attività di recupero della piscina di Caivano per restituirla al territorio quale fonte di vita e segnale di riqualificazione sociale. L'intenzione della Federazione Italiana Nuoto è di sensibilizzare la cittadinanza, e soprattutto i più giovani, a non piegarsi alle aberranti ed inaccettabili logiche del degrado offrendo, anche solo come alternativa, un centro di formazione di eccellenza per la diffusione e la pratica delle discipline acquatiche, L'acqua è vita e salute e la piscina ne rappresenta il naturale centro di aggregazione e benessere. La piscina Delphinia, che sorge nel Parco Verde di Caivano, nasce come luogo di incontro, emulazione di esempi positivi, diffusione di valori per formare una popolazione migliore. Lo sport non può accettare che abbia assunto le sembianze di un luogo infernale"
Un segnale forte per dimostrare che lo Stato deve essere presente nei territori considerati difficili e quale mezzo più adatto e opportuno che ripristinare un luogo di aggregazione sociale e sportiva come un centro sportivo con piscina?
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