Flash News Il TAS respinge il ricorso di Paolo Barelli : “Ricorrerò alla Corte Suprema Svizzera per tutelare la correttezza del mio operato e della Federazione Italiana Nuoto”

Infine la decisione del TAS - il Tribunale Arbitrale dello Sport  di Losanna - arriva:  rigettato il ricorso di Paolo Barelli contro la squalifica di due anni inflittagli lo scorso novembre da parte del  Panel Etico della Fina, che oggi si chiama World Aquatics.

Non si fa attendere la risposta del Capogruppo alla Camera dei Deputati di Forza Italia che all'Adnkronos dichiara: "La Corte Arbitrale dello Sport sottolinea che la Lega Europea di nuoto presieduta da Antonio Silva ha approvato e ratificato l'addendum relativo al contratto dei campionati europei di Roma 2022 e ha ringraziato l'appellante per l'ottima organizzazione dell'evento, per i risultati e la visibilità generati; che gli accordi precedentemente firmati non erano stati considerati conflitto di interesse; che accordi simili avessero già generato benefici ad altre federazioni nazionali per l'organizzazione di pari eventi; che in periodo di Covid era pratica comune modificare accordi in relazione ai cambiamenti generati dalla pandemia; che il danno di immagine procurato alla World Aquatics é di modesta entità. Nonostante ciò il Cas considera palesarsi il conflitto di interesse perché sono stato io a firmare, in qualità di Presidente della Len, l'addendum al contratto per gli europei organizzati dalla Fin. Tutto ciò appare chiaramente un ossimoro; peraltro nella sua approfondita indagine il Cas non considera che in qualità di Presidente avevo l'obbligo non derogabile di firmare tutti gli atti amministrativo-commerciali, come disposto dal regolamento amministrativo della Lega Europea di nuoto e dal suo statuto approvato dalla Federazione Mondiale di nuoto e come ovviamente avvenuto anche in occasione del contratto per l'organizzazione degli europei di Roma 2022, in una fase condizionata dall'emergenza pandemica". 
"Ritengo importante ricordare   -  continua Paolo Barelli - che anche il giudizio della procura del Coni - in netto contrasto con le denunce dell'ente pubblico - è ugualmente e completamente assolutorio e recepisce quello della procura federale della Federazione Italiana Nuoto. La pronuncia del Cas non cambia nulla ai fini della vita federale; l'anno di squalifica è scaduto il 14 settembre scorso e le attività nel contempo sono proseguite in pieno esercizio, ma ricorrerò comunque alla Corte Suprema Svizzera per tutelare la correttezza del mio operato e della Federazione Italiana Nuoto. Accolgo con soddisfazione, invece, la cancellazione dell'altro anno di inibizione disposto dalla Federazione Mondiale di nuoto in relazione alla gestione del finanziamento diretto alle piscine olimpiche di Roma nel triennio 2005-2007. Anche il Cas non ha riscontrato frode, reati, né danni di immagine al mondo acquatico, bensì il corretto operato dell'appellante: è l'ennesima dimostrazione dell'improvvida denuncia del Coni del 2014 da cui è cominciato l'accanimento nei miei confronti e il lungo avvicendamento di processi, speculazioni, strumentalizzazioni da cui sono ancora costretto a difendermi".

Una querelle che non si concluderà al momento ma che vede il Nr. 1 della Federnuoto portare avanti la sua battaglia legale per dimostrare la sua correttezza in tutti gli ambiti rispetto alle accuse mossegli .

 

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