Flavia Zoccari “Quel super costume ha cambiato la mia carriera”

Copyright foto: rex

Costumoni sì, costumoni no. Chi non ricorda la polemica sui gommati, messi al bando dalla Fina nel 2010? Flavia Zoccari, nel 2009, durante i Giochi del Mediterraneo, si ritrovò persino col lato B scoperto, a causa di uno strappo al suo costume super-tecnologico. “Fu un episodio lì per lì drammatico” racconta a Swimbiz la stileliberista “avevo una gara importante da affrontare. Nello spogliatoio avevo sentito che il costume era difettoso, ma non ne avevo uno di ricambio. Al  blocco di partenza mi misi in posizione e, all’improvviso, sentii il costume cedere sul di dietro”. Un inconveniente spiacevole per la nuotatrice italiana, che a causa dell’imbarazzante imprevisto, abbandonò la competizione, scoppiando in lacrime davanti ai fotografi. “Fui la prima ad inaugurare una lunga di serie di ‘vittime’ d'incidenti del genere. Nei costumoni, poi, si soffocava. Tanto che per infilarli, alcune aziende davano in dotazione dei guantini, perché si rischiavano le vesciche!"  Anche a livello igienico ”Non convincevano. Specie per noi ragazze, la situazione era difficile da gestire. Non si poteva neanche andare in bagno con quelle tute; erano troppo strette e comprimevano qualsiasi parte del corpo” e sul piano agonistico “alteravano le prestazioni, tanto che poco dopo la Federazione decise di eliminarli dalle competizioni”.
capilongo-broussard@swimbiz.it

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