Fondo, Lazio e… un naso rosso. Tutto Cleri bracciata per bracciata

Copyright foto: lgs sportlab

Il suo nome, con due ori mondiali nel palmares, è tra le firme di prestigio del nuoto italiano. Veterano del fondo, atleta di Esercito e Aniene classe 1981, Valerio Cleri fa il punto, per Swimbiz, sui suoi prossimi impegni “Non parteciperò alle Olimpiadi di Rio. Non sono stato incluso tra i convocati di Kazan. La mia carriera olimpica si è conclusa con i Giochi di Londra 2012. Ora mi dedicherò alle distanze lunghe, tenterò di partecipare alle gare di gran fondo”. E sull'avventura europea a Berlino, “Speravo in qualcosa di più, c'erano avversari di altissimo livello. Il risultato, 10° nella 25 km, non è stato eccellente, ma a 33 anni bisogna prendere tutto quello che viene”. Un'esperienza al servizio dei fondisti più giovani, per i quali è un vero e proprio punto di riferimento. “La mia presenza credo sia d'aiuto”, spiega Valerio, “Lavorare con persone più grandi può essere sempre uno sprone, ma ognuno ha i propri obiettivi e i ragazzi sanno benissimo cosa devono fare. Spesso sono loro a stimolare me”. Il suo impegno non si limita, però, all'acqua clorata. Valerio è testimonial di Theodora Onlus, che accompagna i bambini nella fase del ricovero ospedaliero, “Sono iniziative molto importanti, che hanno sempre bisogno di collaborazione. Dedicarsi a questi progetti è fondamentale per noi, perché l'immagine di un atleta dovrebbe sempre trasmettere valori positivi”. E, in chiusura, un pensiero alla sua squadra del cuore, la Lazio, “Sono contento di come sta andando, anche se la fortuna non sempre sembra assisterci: infortuni importanti, arbitri che non aiutano, ma nonostante tutto e tutti il clima e l'ambiente sono positivi e la  nuova maglia è davvero bellissima”. Lotito sì, Lotito no? “Nell'ambiente calcistico è sempre difficile andare avanti. Al momento sta facendo un buon lavoro, siamo terzi e puntiamo alla Champions League”.
 
capilongo-broussard@swimbiz.it

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