Galeotto fu lo Stilnox, Australia multata

Caos senza fine in Australia. E’ notizia di queste ore la forte presa di posizione della Federnuoto contro i membri della staffetta 4x100 stile libero, accusati – nello scorso mese di febbraio – di aver fatto uso, prima delle Olimpiadi di Londra, dello Stilnox – farmaco ritenuto proibito dal Comitato Olimpico australiano. James Magnussen, Tommaso D’Orsogna, Cameron McEvoy, Eamon Sullivan e Matthew Targett hanno confessato l’utilizzo del famigerato prodotto ed ora la Federazione è pronta a multarli e a sospenderli, pur non chiarendo ancora né i tempi né i modi delle punizioni. Chiare e nette le parole del presidente della Australia Swimming, Barclay Nettlefold, contro gli atleti in questione: “I membri della staffetta saranno puniti per violazione dei doveri di comportamento, riteniamo che questi atleti hanno mostrato scarsa capacità di giudizio nelle loro azioni e nei loro comportanti, tali da considerarli inaccettabili per la nostra Federazione”. La stessa Australia Swimming ha introdotto un codice di autoregolamentazione per evitare in futuro comportamenti del genere: “Stiamo facendo molti passi avanti per lo sviluppo di una cultura positiva all’interno del team – ha sottolineato Nettlefold – non solo dal punto di vista agonistico, ma anche da quello dell’organizzazione generale. Siamo sicuri che stiamo andando sulla giusta direzione”. Il codice di autoregolamentazione è stato istituito nel mese di febbraio, proprio in seguito alla vicenda dello Stilnox. Nei prossimi giorni sono attese ulteriori novità. Un caso che, al momento, non conosce ancora una soluzione. 
 
petrocelli@swimbiz.it

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