In gara stringendo i denti, come Terrin

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Dagospia, il sito creato da Roberto D’Agostino, prende oggi spunto dallo sciatore Christof Innerhofer, in gara e secondo nel Super G di Kitzbuehel nonostante una frattura composta del perone sinistro, per ricordare in una minigallery esempi simili tratti dallo sport. Da Giacomo Losi che, testa fasciata, segnò in un Roma-Sampdoria del 1961, a Franz Beckenbauer che giocò con una spalla lussata e il braccio fasciato tutta la semifinale mondiale di Messico ’70 contro l’Italia. E la ginnasta Kerri Strug che ad Atlanta ’96 s’infortunò durante il volteggio, che le causò una distorsione alla caviglia sinistra, ma ripeté l’esercizio e portò all’oro olimpico la squadra statunitense.

Episodi che ricordando, nel nuoto, l’azzurro Alessandro Terrin agli Europei in vasca corta di Eindhoven 2010. Nelle batterie della staffetta 4x50 mista, al tuffo dal blocco fu colpito da uno strappo all’adduttore. Tenne duro fino alla fine e il quartetto azzurro volò in finale, dove un giovane Fabio Scozzoli gli avrebbe poi dato il cambio e l’Italia avrebbe vinto la medaglia d’argento. “Terminare quella frazione fu il colpo di grazia a una carriera che, sapevo, si avvicinava alla fine raccontò l’anno scorso Terrin a Swimbiz.it(leggi qui)ma fermarmi avrebbe significato la squalifica della staffetta”.

moscarella@swimbiz.it

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