Gioventù nuotata

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Forse gli antichi avventurieri che andavano per mare in cerca dell’elisir di lunga vita, presero un abbaglio clamoroso: sarebbe bastato tuffarsi in acqua e nuotare, per trovare quel che cercavano. Da uno studio dell’Università Bloomington dell’Indiana arrivano, infatti, risultati sorprendenti: percorrere 4 km a nuoto, dalle tre alle cinque volte la settimana, sostanzialmente rallenterebbe il declino per l’età. Sono in molti a confermare quanto riportato dalla ricerca scientifica. Il coach australiano Brenton Ford fa notare che “Quando sei immerso fino al collo, devi sforzare solo il 10% del tuo peso, il restante 90% è sopportato dall’acqua stessa. Inoltre, il nuoto è lo sport col minor rischio infortuni”. L’ex olimpionico Michael Klim consiglia di nuotare a un’intensità pari a 150-165 battiti cardiaci al minuto, per ottenere i risultati migliori; mentre il dott. Nathan Johnson dell’Università di Sidney dichiara che “Il nuoto permette un lavoro aerobico a tutto il corpo, non come le macchine da palestra che isolano parti specifiche. Inoltre, mantiene i legamenti flessibili e fa anche bene alla colonna vertebrale”. Infine, non vanno sottovalutati i benefici psicologici di quest’attività fisica: grazie a un processo chiamato ‘neurogenesi ippocampale’, vengono rimpiazzate le cellule cerebrali perse con lo stress. Eccolo, l’elisir di lunga vita.
 
moscarella@swimbiz.it

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