I blues pronti per Barcellona, ma servono più meeting?

Prestazioni interessanti, qualificazioni ottenute e tanti, tanti campioni pronti a stupire ai Mondiali. Si sono chiusi a Rennes i Campionati Nazionali francesi in vasca lunga, validi come step di qualificazione per la rassegna iridata di fine luglio, a Barcellona. Un’ultima giornata di gare iniziata con la vittoria di Damien Joly negli 800 stile libero (7’58”99), l’unico in grado di scendere sotto gli otto minuti e di qualificarsi per i Mondiali. Il mezzofondista, però, non è riuscito ad ottenere il pass nei 400 e nei 1500. Jeremy Stravius ha letteralmente dominato la gara dei 100 stile libero con il tempo di 52”04 (miglior prestazione mondiale del 2013). Dietro di lui, Mehdy Metella – famoso per il suo “curioso” cappello di pelliccia che indossa nei pre-gara – che si è qualificato per Barcellona con il crono di 52”48. Interessante pure il duello nei 200 dorso tra Benjamin Stasilius ed Eric Ress, risolto dal primo con 1’59”16. Nessuno dei due, però, ha ottenuto il via libera per Barcellona su questa distanza. Chi invece andrà in Spagna, e lo farà con grandi aspettative, è il talentuoso Yannick Agnel (campione olimpico a Londra dei 200 stile libero) vincitore su questa distanza con il tempo di 1’45”48. Tra le ragazze, degne di nota le prestazioni di Aurélie Muller nei 1500 stile libero, che si conferma campionessa di Francia dal 2011, Fantine Lesaffre nei 400 misti e Camille Muffat nei 200 stile libero. E’ stato certamente un campionato ricco di spunti ed elementi di riflessione interessanti. Ma la Francia, che è una delle potenze indiscutibili del nuoto mondiale, vuole rafforzare ancora di più il suo ruolo, dando la possibilità ai suoi atleti di mettersi in mostra e gareggiare in molte più circostanze. La proposta, per bocca del direttore tecnico della Federnuoto blues – Lionel Horter – è quella di organizzare dal prossimo anno una serie di cinque meeting per rinforzare il programma di preparazione dei francesi: “Vogliamo creare una seria che permetta ai nostri atleti di incontrarsi ad intervalli regolari – ha spiegato Horter – in Europa non esiste una serie del genere”. Pronta una nuova "rivoluzione francese"?
 
petrocelli@swimbiz.it

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