I rimpianti di Laure Manaudou e Leisel Jones

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Potessi tornare indietro. Quante volte vengono pronunciate queste parole, ogni giorno, in centinaia di lingue diverse? Forse è proprio la loro eccezionale normalità a scioccare, quando a farlo sono ex pluricampionesse come Laure Manaudou o Leisel Jones. Regina di Francia, ieri in vasca come oggi da imprenditrice di fashion&swimwear, Laure ha confessato in un'intervista per la tv francese Direct 8 "Se fossi rimasta con Lucas, sarei stata diverse volte campionessa olimpica. E' il mio più grande rimpianto". Scelse invece Luca Marin e l'Italia, a un anno da Pechino 2008. Di segno opposto le confessioni della Aussie Leisel Jones che, secondo il Telegraph Australia, rivelano una febbre dell'oro olimpico che l'ha portata a stati di depressione, allenamenti ossessivi e, a fine 2010, persino a pensieri suicidi. Un disagio, comune ad altri campioni australiani come Ian Thorpe e Libby Trickett, costatole famiglia, amici e vita sociale. Un disagio che l'ha spinta a studiare psicologia per impedire che succeda ad altri futuri atleti. Perché indietro non si può tornare.
 
moscarella@swimbiz.it

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