Il Divo acquatico

Il punto acquatico - L'editoriale del direttore Christian Zicche

Il commento del direttore:  Giulio Andreotti, scomparso oggi, e lo sport: un legame saldissimo dai tempi della Libertas

Copyright foto: swimbiz

 Impressionante Giulio, Divo Andreotti. Un politico- fine intellettuale prestato, al confronto con la scena odierna - da primato.E che primati. Numeri da politico sportivo, da atleta super top, roba al paragone di un  Phelps acquatico, da irraggiungibile marziano della specialità. Era inteso quasi un  immortale, e forse un pensierino l’aveva fatto pure lui, il gigantissimo della politica nazionale che oggi ha chiuso l’esperienza terrena in 94 lunghe primavere. Un politico che non aveva mai fatto sport , ma che lo aveva frequentato tantissimo, assiduamente. Sì perché il senatore Giulio Andreotti me lo ricordo bene dietro una bandiera Libertas, scudo crociato che non era solo il simbolo di una grande esperienza politica come quella della Democrazia Cristiana, ma anche e soprattutto per il mondo sportivo quella dell’Ente Nazionale di promozione  Libertas. E li lo sportivo Giulio ( ma anche Fanfani e tanti leader Dc) cercavano il consenso giovanile con il tutt’uno dello sport nazionale. Mi ricordo ancora, baby atleta, di aver ricevuto la prima medaglia che sul dorso recava la celeberrima Libertas “ lo sport quale scelta di vita”. Con quella bandiera e con quella medaglia lo vidi qualche anno avanti a Pescara, Campionati italiani Libertas alle mitiche piscine Le Naiadi, il Divo Acquatico Giulio. Che una battuta pronta e sagace l’aveva sempre, ma sullo sport praticato nemmeno l’ombra di una sua benchè minima applicazione. La famosa gobba ne era il marchio più classico, e così i micidiali mal di testa che lo affliggevano e che , probabilmente, erano il suo cruccio più esternato. Che record Giulio il primatista: 66 anni da parlamentare, 7 volte premier , innumerevoli da ministro, anche se poi proprio della Dc non fu mai segretario. “Il potere logora” frase celebre,ma come nello sport non è mai il caso di perderne il primato. Sinergie e parallelismi con un mondo che il Senatore amava e vedeva come canale per raggiungere un consenso che fu , all’epoca Andreottiana, da primati del mondo uno dietro l’altro. Come quel governo balneare , da lui diretto , che durò lo spazio di nove giorni. Un flash , come non lo sarà la fama e il primato già da molto tempo  irraggiungibile nei libri di storia. Per fare un parallelismo , Il Divo nuotatore non sarà mai uno Spitz, ma un già superato Phelps….
 
zicche@swimbiz.it

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