Il GUG Franco Ciaramella, un libro per raccontarsi e raccontare

“La mia vita tra le grandi star dello spettacolo e i grandi campioni dello sport”. Non è soltanto il titolo di un libro autobiografico che uscirà alla fine dell’anno. E’ il percorso stesso di un uomo che ha segnato in modo indelebile due mondi fra di loro diversi, ma straordinariamente uniti e inseparabili. Questa è la storia di Franco Ciaramella, da Napoli. Il mondo del nuoto lo conosce come uno dei più grandi giudici internazionali italiani, poi come consigliere del GUG e infine come segretario generale del SIT (ruolo che ricopre ancora oggi) affianco a Roberto Del Bianco. Ciaramella ha deciso di mettere nero su bianco la sua vita da artista e da sportivo, un lungo viaggio che parte dal nuoto, passa per il teatro e cinema per tornare nuovamente all’acqua, a quella disciplina sportiva che è sempre stato il suo primo amore. “Mi sono appassionato al nuoto quando ero ancora poco più che ragazzo, grazie al grande Fritz Dennerlein (grande pallanuotista napoletano scomparso prematuramente nel 1992, allenatore della Circolo Canottieri Napoli e poi della Nazionale italiana, NDR). Poi crescendo mi sono reso conto che avevo bisogno di lavorare e di guadagnarmi da vivere, così tentai la fortuna a Roma, nel mondo dello spettacolo”. Una scelta non casuale: “Dopo la morte di mio padre, avevo necessità di trovare un lavoro – ha raccontato in esclusiva a Swimbiz un emozionato Ciaramella - avevo un bel fisico, feci scuola di teatro e restai a Roma fino ai 21 anni”. Ha conosciuto le stelle più brillanti del firmamento teatrale e cinematografico italiano degli anni ’60, gli anni della Dolce Vita romana. Poi, un evento particolare ha nuovamente stravolto la vita del giovane Ciaramella: “In occasione delle Olimpiadi di Roma del 1960, ho incontrato tutti i vecchi amici del nuoto che mi intimavano di tornare a Napoli. Alla mia famiglia non piaceva la vita nel mondo dello spettacolo, così tornai alla Canottieri Napoli e nel 1966 mi iscrissi ad un corso da massaggiatore sportivo”. Solo la prima tappa di un percorso lungo e ricco di soddisfazioni, culminato con l’elezione a giudice. Nel 1972 l’esordio in Nazionale e nel 1989 la prima manifestazione internazionale di Ciaramella come giudice internazionale, in occasione degli Europei di Bonn. “Mi ricordo che Luigi Maisano – vice presidente FIN ai tempi della presidenza Consolo – mi segnalò durante un evento sostenendo che avevo classe e rigore nel ruolo del giudice, e così diventai un internazionale”. Ottenuta la Stella d’argento al merito sportivo del Coni nel 1987, Ciaramella raggiunge il punto più alto della sua carriera nel 1992, alle Olimpiadi di Barcellona: unico giudice internazionale italiano iscritto alla lista FIN. Una soddisfazione grande, oltre che un merito ottenuto con sacrificio. Nel 1995, raggiunti i limiti d’età, Ciaramella lascia l’attività agonistica per dedicarsi a quella istituzionale, prima come consigliere del GUG (fino al 2005) e poi al Settore Istruzione Tecnica, chiamato direttamente da Del Bianco. Nel 1997 l'ennesimo riconoscimento: la Stella d'Oro al merito sportivo del Coni. L’autobiografia, ancora in progress, sarà una raccolta appassionata di aneddoti, curiosità e avvenimenti. “Ho voluto rimarcare la differenza tra il ruolo del giudice ai miei tempi e quello di oggi. Sono profondamente deluso – ha detto Ciaramella – i giudici oggi hanno paura di squalificare per paura di perdere il posto e deludere i vertici, fanno i regolamenti a modo loro e hanno perso la nostra umiltà. Il mondo del nuoto è pieno di cattiveria e invidia, nel libro lo racconterò diffusamente”. Ciò non toglie che le emozioni vissute da Ciaramella sono uniche e speciali. Non resta che aspettare il libro. Ci sarà da divertirsi. Ed emozionarsi. 
 
petrocelli@swimbiz.it

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