In Russia e Sudafrica si guarda l’orologio

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Vincere questo o quel titolo nazionale poco importa, l’attenzione è tutta sul cronometro. Sia in Sudafrica sia in Russia, dove in questi giorni sono in corso i rispettivi campionati assoluti, si nuota solo per inseguire quel limite oltre il quale si materializza Barcellona. Così accade che Roland Schoeman per qualificarsi nei 50 stile gareggi nei 100, arrivando ultimo, ma stampando alla virata un 22.19 che lo qualifica senza se e senza ma alla gara più veloce dei Mondiali. Accade che Chad le Clos ad occhi chiusi si prenda la finale e la qualificazione nei 200 farfalla, la gara che l’ha reso celebre al mondo, ma manchi di due centesimi il pass per i 100 metri stile, pur divenendone campione sudafricano. Ad altre latitudini invece accade che uno straordinario Vyacheslav Sinkevich in semifinale sgretoli il record russo dei 200 rana, divenendo il primo quest’anno a scendere sotto i 2:10 (2:08.62) ed entrando virtualmente tra i primi 5 tempi olimpici di Londra. Altro che pass mondiale, passi da giganti. Anche i 200 stile hanno regalato emozioni e imbarazzo della scelta per i ct russi: Danila Izotov, Nikita Lobintsov, Alexander Sukhorukov e Artem Lobuzov hanno tutti nuotato sotto l’1:47, prospettando una staffetta 4x200 niente male. Buone notizie anche dalle donne, meglio dalle ragazze russe: Julia Efimova, senza spremersi, vince nei 100 rana portandosi dietro in Spagna anche la sedicenne Anna Belousova. Darina Ustinova, 14 anni, dopo la vittoria nei 200 dorso rimane tra le prime anche nei 100 dove si è rivista per la prima volta dopo Londra Anastasia Zueva. La corsa contro il tempo continua.
 
caminada@swimbiz.it

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