Italia Internacional, una lezione di fondo

Copyright foto: Betina Lorscheitter

L’italo-brasiliano del nuoto italiano è Stefano Rubaudo, ma anche il romanissimo Fabrizio Antonelli può vantare un portoghese fluente “Me l’ha insegnato una delle mie atlete, Juliana Marin – racconta a Swmbiz.it il tecnico dell’Esercito – quest’anno ha anche tentato la qualifica olimpica ai campionati brasiliani. Impresa oggettivamente dura, ma vederla riuscire ancora a migliorarsi a 33 anni è un orgoglio”. E al Centro Sportivo dell'Esercito a Cecchignola, Roma, in questi giorni Antonelli ha modo di esercitarsi molto nelle lingue “Diverse atlete straniere hanno chiesto di potersi allenare con Rachele Bruni e le altre. Fino a sabato scorso c’era una ragazza portoghese, ora una brasiliana che si allenò con noi già a gennaio e una venezuelana  - che si prepara al torneo pre olimpico Setubal - il suo allenatore, Miguel Hernandez, ha 70 anni e una cultura straordinaria, abbiamo fatto gli allenamenti in tre lingue: italiano, spagnolo e  portoghese”. Ma il common training non è solo una nota di colore o uno scambio culturale “Li ho ringraziati, perché in questo modo si può spezzare la routine dell’allenamento. Stavolta, per trovare nuovi stimoli, non abbiamo avuto bisogno di andare dall’altra parte del mondo.

Arianna Bridi
Arianna Bridi

Il mondo vuole imparare dagli italiani, capisce che dietro ai successi azzurri non ci sono solo singoli talenti– per non parlare di una struttura come il Centro Federale di Ostia, per il quale c’è il fila(leggi qui) - ma una grande scuola di nuoto, in vasca e in acque libere. Un esempio? Antonelli anticipa che Rachele Bruni potrà vivere gli Europei di fondo di Hoorn come tappa di passaggio “Gareggiare aiuta sempre a dare certezze e come ‘ripasso’. Ma le Olimpiadi saranno un mese dopo, troppo vicine per poter fare calcoli sull’Europeo”  perché le speranze azzurre di medaglia saranno comunque corpose. Da Alice Franco al gruppo Aniene, da Martina Grimaldi alle Fiamme Oro. E i giovani già scapitano, col nome Arianna Bridi pronunciato sempre più spesso nell’ambiente della nazionale “Di solito, al tuo primo collegiale nazionale, i primi due giorni voli sull’entusiasmo, poi inizi a sentire la fatica. Lei è una che al terzo giorno non è ancora stanca. Credo che già quest'anno potrà confrontarsi a livello europeo ma il passaggio da junior a senior e poi ad internazionale è sempre un’incognita - meglio lasciarle i suoi tempi, un concetto universale – anch’io sono un tecnico giovane e preferisco stare con i piedi per terra. Ho ancora molto da imparare”.

moscarella@swimbiz.it

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