La GenZ nel nuoto italiano: Ai criteria giovanili la Curtis esalta la meglio gioventù.

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Ha voluto fortissimamente esserci a questi che sono stati per Sara Curtis i suoi ultimi Criteria Giovanili di nuoto, il festival della bella gioventù natatoria nazionale che mai come in questa edizione ha portato alla ribalta grandi numeri e grandi risultati. Oltre 2000 atleti presenti nella sei giorni che dal 5 al 10 aprile si sono alternati nelle dieci corsie dello Stadio del Nuoto di Riccione, casa Italia per la vasca corta che in terra di Romagna è punto di partenza per dodicenni di belle speranze alla prima esperienza nazionale e punto di arrivo per diciottenni che sanno di non poter dare null'altro all'amato sport e post campionati decidono che è il momento di dire basta, quando vedono arrivare a velocità doppia i nativi del 2011.

Per Sara Curtis è stato un momento di festa con i suoi compagni sabaudi della Cs Roero ma la festa l'ha regalata a noi umili cronisti appassionati del bel nuoto quando la diciassettenne neo primatista italiana dei 50 stile libero in lunga che l'è valsa la qualifica al sogno Olimpico di Parigi della prossima estate, ha stravinto tutte le gare a cui ha partecipato, e questo era abbastanza scontato, ma i riscontri cronometrici che la piccola-grande Sara ha ottenuto lasciano a bocca aperta.

La ragazza di Savigliano, allenata da Thomas Maggiora, nuota i 100 stile in 53"21, abbassa di quarantanove centesimi il 53"70 che lei stessa stabilì nel 2023 e di tredici centesimi il primato personale, confermandosi al settimo posto tra le performer italiane, non paga vince i 50 farfalla in 26"15, cancellando il primato della categoria che ottenne la specialista Elena Di Liddo nel lontano 2010. Si diverte nei 100 dorso, distanza inedita per lei ma che dimostra, e tanto, di saper nuotare, vincendo l'oro e migliorando il proprio personale in corta e non contenta si cimenta anche nei 100 farfalla che stravince in 57"98, dando un colpo di spugna al precedente record sempre di Elena Di Liddo del 2010.

Ma la sorpresa più bella la lascia all'ultima giornata del suo personale show, Sara la cannibale termina i suoi Criteria con un pazzesco 50 dorso, in cui non nuota ma vola in 26.08 siglando in un sol colpo record del mondo juniores, record europeo giovanile e, ovviamente record italiano assoluto che toglie a Silvia Scalia, nuotati agli Europei di Kazan 2021.

"Appena ho visto il tempo, per un attimo ho pensato che fosse sbagliato - dichiara incredula Sara - Però questa mattina avevo chiesto a Thomas (Maggiora ndr), cui dedico questo risultato, quale fosse il record italiano: però non pensavo di miglioralo. Io sono orgogliosa di aver disputato i Criteria quest'anno, malgrado sia in piena preparazione olimpica, perché sono i miei ultimi e ci tenevo ad essere protagonista: una manifestazione bella, divertente, in cui si respira la vera filosofia del nuoto - chiude la piemontese - A me basta avere un blocchetto, due corsie, l'acqua con il coloro e una riga blu sotto alla testa per essere contenta e avere la voglia di andare forte e oltre i miei limiti. Dopo la qualificazione olimpica la mia vita non è cambiata. Sono rimasta la Sara di sempre ma con qualche certezza in più".

Un apoteosi che non distoglie lo sguardo sulle performance degli altri atleti che a Riccione hanno dato tutto per mettersi in grande evidenza, restando in campo femminile ottime le prestazioni di Alessandra Mao classe 2011, veneziana del Team Veneto, spazia con naturalezza dai 100 ai 1500 stile ottenendo i nuovi record della manifestazione che appartenevano in epoche remote a Diletta Carli ( non era nemmeno nata quando la Carli spadroneggiava nel mondo giovanile con l'etichetta della nuova Pellegrini).

Nel settore maschile si sono distinti una delle certezze del nuoto giovanile italiano Alessandro Ragaini, classe 2006, del Gruppo Sportivo Carabinieri/Team March, che nuota un eccellente 400 stile in 3.40.64, Gabriele Garzia dei Nuotatori Pugliesi che  vince i 200 rana in 2'11"28 togliendo il primato ad un certo Nic Martinenghi e Carlos D'Ambrosio del team Fondazione Bentegodi che vince e regala record nei 100, 200 stile libero e 50 e 100 farfalla.

Le prospettive per un futuro roseo delle nuove generazioni di nuotatori è decisamente positivo, soprattutto considerando la provenienza degli atleti, mai come in questa edizione praticamente tutte le regioni sono andate a podio, sintomo che il lavoro sul territorio del settore tecnico porta i suoi frutti con la supervisione di Cesare Butini e Marco Menchinelli che a fine manifestazione ha dichiarato, tra l'altro che "il movimento si sta risollevando dopo la pausa causata dal Covid-19 e dalle criticità che essa ha portato con se. Un settore in lieve ritardo è quello del mezzofondo: mi sembra che dietro i giovani facciano un po’ fatica ad emergere; ho come la sensazione che non si allenino più come prima le distanze lunghe. Non faccio nomi di singoli ma è chiaro che quasi tutti i “big” si siano confermati su livelli importanti; alcuni sono in piena fase di carico in vista della stagione in lunga e soprattutto degli altri europei juniores, per i quali la squadra è al novanta per cento completata"

 

palazzo@swimbiz.it

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