La Longa Fede

Il punto acquatico - L'editoriale del direttore Christian Zicche

Il commento del direttore: La coppa del mondo propone Fede di lunga nei 200 metri, ouverture di stagione. E sulla longa iniziano i ragionamenti…

Copyright foto: ugo zamborlini

Federica Pellegrini va a memoria per i suoi 200 metri a stile libero. La statistica dice, con in testa il record del mondo che le appartiene in 1’52”98, che li conosce palmo a palmo, bracciata a bracciata, virata a virata, metrica conoscenza della distanza perfetta. Come un taglio dal parrucchiere senza doppie punte, secchezza e prurito le lasciamo alle altre e non solo alla pubblicità che ci propone Fede ogni due per due. Quella che sfila via veloce, senza sentirsi un pesce fuor d’acqua, è sempre lei, l’originalissima Pellegrini al tatto dei 200. Che le conosce a memoria, appunto, queste benedette quattro vasche. Perché è sul quattro che ragioniamo, vogliamo pensare che è sulla Longa Fede che alla fine, come al solito, si tirano le vere somme. A Doha, oggi, il tempo non è buono, è il meglio che si potesse nuotare. Come, direte voi, se poi alla fine Fede è argento - 1’58”06 - dietro a mulinello acquatico Katinka, che poi è la solita Hozzsu guerriera che vale il top in 1’56”60? Semplice, la Pellegrini nostra scende da un carico di montagne lombarde, a Livigno, e testa subito la longa vasca. Così si fa, per avere subito il parametrino da applicare alla prima stagionale. Dopo ci sarà la corta, di vasca, i campionati italiani e gli europei. Per divertirsi, per andare  a caccia di risultato, che è sicuramente importante, ma certo non fondamentale in questo longo anno olimpico. Quindi più lunga per tutti, anche per quelli della velocità, i Magno boys, con ancora il fiato cortino, fuori in massa dalla finale. Uno e cinquantotto ci piace, eccome se ci piace. Nel longo anno olimpico è come una prima baciata. Benrientrata in longa cara Fede.
 
zicche@swimbiz.it
 

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