La magia di Budapest e Il Nuovo Mondo della pallanuoto

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Non è mai facile vedere il proprio destino in mano d’altri, ma cinque vittorie in World League non si buttano “E una sconfitta in Montenegro, a dicembre, ci stava - è l’analisi del ct del 7Bello, Sandro Campagna, a Swimbiz - ho capito dove dobbiamo migliorare nel gioco e che caratteristiche devono avere i giocatori“. La World League stessa può migliorare "Allargandola oltreoceano: giocare, nella fase invernale, una partita secca in Brasile, Canada, Usa con impianti da 3-4-5000 spettatori”. Intanto c’è un Europeo a cui pensare; Budapest sa dare palpitazioni “Giocare all’Isola Margherita sarà un vanto in carriera per i nostri: sono incisi i nomi delle glorie ungheresi e ricordo l’emozione, la prima volta che ci giocai". Italia nel Gruppo A "Agevole solo in apparenza. La Grecia ha fatto bene ai Mondiali, la Russia cresce per ben figurare ai Mondiali di Kazan 2015, la Romania ha richiamato Radu e ha un nuovo coach – e Il Montenegro – lo conosciamo tutti”. Il nodo gordiano resta accrescere l’appeal della pallanuoto “Cavic ha ragione: le nazionali sono il vero traino di questo sport. Ben venga la professionalizzazione”. Ne fa tesoro il Brasile “Una potenza economica del futuro, spero che questo investimento porti a uno sviluppo della pallanuoto anche lì – e in Brasile è arrivato un vecchio amico – Ratko (Rudic n.d.r) è un animale da panchina, sapevo non sarebbe stato fermo a lungo. E’ sempre bello incontrarlo, anche da avversario”.
moscarella@swimbiz.it

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