Flash News: Barelli ” Non sono qui a dire che mi sento perseguitato, ma sicuramente c’è qualcuno all’interno del sistema che ha preso di mira la federazione in modo ingiustificato!

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Un Paolo Barelli molto determinato nel ripercorrere la vicenda che lo ha perseguitato negli ultimi anni e da cui ne è uscito, per la giustizia ordinaria, assolutamente assolto e non colpevole di nessuna delle accuse che avevano portato lo scorso anno alla sospensione da Presidente della Federazione Italiana Nuoto imposta dal comitato etico della Fina.

Non sono qui a dire che mi sento perseguitato, ma sicuramente c’è qualcuno all’interno del sistema che ha preso di mira la federazione in modo ingiustificato. Venti anni fa eravamo irrisori nel palcoscenico internazionale. Oggi invece c’è una crescita nel nostro mondo che fa emergere nuovi campioni e tutelarlo dovrebbe essere nell’interesse di tutti - continua l'On. Barelli - Invidie nei nostri confronti? Di sicuro siamo cresciuti molto; Sarebbe stato bello parlare dei risultati delle Nazionali, delle prospettive, dei problemi che riguardano tutte le società e tutte le discipline, perché scaldare le piscine diventa sempre più problematico, purtroppo dobbiamo parlare delle note vicende, ormai anche piuttosto antiche. I punti del deferimento sono tre: riguardano la Corte dei Conti, la denuncia dell’ex presidente Bartolo Consolo e il presunto conflitto di interessi».

Barelli ha spiegato dettagliatamente, carte alla mano come si è sviluppata la vicenda dal lontano 2005, anno in cui il "il Mef ha emanato un decreto che avrebbe finanziato la Federazione che doveva assicurare per forma scritta che i soldi sarebbero stati utilizzati al fine indicato dal decreto. Senza la richiesta di emettere fattura. Nel 2013 Fabbricini, segretario generale del comitato olimpico, ha querelato la Federazione per truffa aggravata, ma nel 2014 il Procuratore della Repubblica definì infondata la denuncia. Dopo l’opposizione del Coni la Procura della Repubblica ha ribadito l’insussistenza delle accuse».

Inoltre emerge chiaramente che dopo l’archiviazione anche sulla presunta malversazione, anche la Corte dei Conti, dopo essersi attivata, ha sottolineato che i finanziamenti ricevuti dalla Federazione non sono stati distratti ad altri fini. Il secondo grado della Corte dei Conti ha stabilito un’imperizia, stabilendo un risarcimento al 60% alla Federazione e al 40% a Coni Servizi.

Non manca anche il riferimento al grande accusatore Bartolo Consolo da cui parte si apre un’indagine diretta contro Paolo Barelli per gestione sleale, falsificazione di titoli, corruzione privata attiva. «Anche qua viene archiviato tutto — sottolinea Barelli —. Non c’è stata nessuna opposizione». ed anche l'affermazione che Barelli sia in conflitto di interessi perché ha firmato documenti sia nel ruolo di presidente del Comitato europeo che della Federazione italiana si evince che gli Addendum sono però stati riconosciuti anche ad altre Federazioni in precedenza e per questo, al momento, Barelli è stato sospeso per complessivi due anni dal Comitato etico.

La chiusura del Presidente Barelli riguarda il principio di poter e voler a tutti i costi dimostrare la propria estraneità ai fatti, infatti  si è rivolto al Tas da cui attende il verdetto; deciso se necessario  a rivolgersi anche alla Corte europea per i diritti dell’uomo.

 

Il nostro Direttore Christian Zicche riporta alcuni stralci della conferenza stampa.

 

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