Le passioni ed i sacrifici in un venerdì a Riccione di Fede, Elena e Benny .

Sarà senz’altro un venerdì di passione. Non solo nel senso sportivo del temine, cioè l’amore che anima tutti gli atleti e i tecnici impegnati vasca di Riccione.

Passione, in questo caso, è da intendersi soprattutto come sacrificio, come sofferenza da cui necessariamente passare per arrivare alla rinascita della Pasqua. Lo sa bene Federica Pellegrini che domani in questo venerdì santo di passione, appunto, sarà impegnata nei sui 200 stile. Non ha certo bisogno di rinascere Fede: per carità, le Divine come lei sono immortali, leggende che volano sempre una spanna sopra le altre. Non ha certo bisogno di dimostrare niente a nessuno, per altro Tokio è già in tasca, ma questo crono limite lo vuole fare perché lei è sempre stata abituata a guadagnarseli sul campo i risultati con la fatica di chi sa bene cosa vuol dire sudare in vasca per anni e anni.

Sarà un venerdì di passione anche per Elena Di Liddo, la 28enne pugliese allieva di Raffaele Girardi che cerca un pass per i Giochi nei 100 farfalla. Non è l’ultima spiaggia, non è la sola occasione, ma anche in questo caso Di Liddo ci tiene a dimostrare di valere il cinque cerchi.

E sarà battaglia anche nei 100 rana alle spalle di una Pilato che invece di passione avrà solo quella spensierata di chi ha già un pass per le Olimpiadi. Dietro di lei Carraro-Castiglioni si giocano la qualificazione mentre Benny, tra le due litiganti, «gode» con la genuinità che contraddistingue i suoi approcci alle gare. Questa ragazzina Benedetta, di nome e di fatto, quasi non fa più notizia tanto ci ha abituato ad abbattere record. E chissà che non accada anche domnani.

Patrizia Nettis per Swimbiz

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