Lo sport di Wall Street

Lo sviluppo del business nello sport ha avuto un boom esponenziale tale che sempre più attori economici, e di diversa natura, si relazionano con esso. Ultimo ad entrare in questo microuniverso è il sistema finanziario, vedi la banca russa sponsor e partner dei prossimi mondiali di nuoto di Kazan(leggi qui), ma non è l’unico caso. Infatti la Dow Jones Risk&Compliance, ramo della holding multinazionale Dow Jones&Co ha annunciato che nel giro di un anno nascerà una divisione della suddetta società chiamata Dow Jones Sport Intelligence. Il cui business si concentrerà inizialmente sul settore dell’offerta sportiva, sport acquatici compresi, e degli operatori coinvolti nel processo, specialmente nella gestione dei flussi finanziari in prossimità di grandi eventi mondiali, come i Giochi Olimpici. Infatti, il loro primo obiettivo internazionale sono proprio le Olimpiadi del 2024, che ha tra le candidate ospitanti Roma. "E' chiaro che l'aspettativa di governi, banche e sponsor è che le organizzazioni sportive saranno ora tenute a norme di governance simili a quelle dettate dal regolamento internazionale d’impresa" – ha detto Joel Lange, amministratore delegato di Dow Jones Risk & Compliance — "La trasparenza e il buon governo sono gli standard minimi che devono essere l'obiettivo di qualsiasi federazione sportiva”. Insomma un monito al mondo sportivo, onde evitare altri scandali come quello calcistico della Fifa.
 
facchini@swimbiz.it

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